Intervento a gamba tesa sulla maggioranza del “sindacato dei magistrati”: per l’Anm non serve una nuova legge sulla legittima difesa dato che già esiste quella approvata nel 2006
Le toghe non perdono il vizio di voler fare politica, cercando di condizionare il legislatore.
L’ultimo esempio arriva dall’Associazione nazionale magistrati, che si dice contraria ad una nuova legge sulla legittima difesa, dato che già esiste quella approvata nel 2006. Ad affermarlo è il presidente del “sindacato delle toghe”, Francesco Minisci, all’apertura dei lavori della riunione odierna del Comitato direttivo centrale dell’Anm.
“All’esame del Parlamento – afferma Minisci – ci sono otto disegni di legge sulla legittima difesa. Uno di questi, quello che rappresenta il cavallo di battaglia dei proponenti (il n. 652), se approvato, rischierebbe addirittura di legittimare reati gravissimi, fino all’omicidio. Non si può prescindere dal principio della proporzionalità fra offesa e difesa e dalla valutazione, caso per caso, del giudice: se un soggetto minaccia di schiaffeggiarmi o di sottrarmi un bene, io non posso reagire sparandogli; se, da fuori casa, vedo un tizio che si arrampica sul mio balcone, non posso essere autorizzato a sparargli”.
Minisci si è poi domandato: “Serve una norma per difendersi dai ladri in casa? Nel 2006 è già stata approvata: è il secondo comma dell’ art. 52 del codice penale, che presume la legittima difesa in caso di reazione a chi si introduce nella propria abitazione e minaccia il proprietario o il furto dei suoi beni. La legge regolamenta già in maniera adeguata tutte le ipotesi di legittima difesa. Nel 2006 sono stati già attuati alcuni interventi di modifica prevedendo ipotesi particolari nel caso di legittima difesa all’interno del domicilio. Non vediamo quali possano essere gli ulteriori interventi. Si vuole eliminare il principio di proporzionalità, questo però è un principio cardine dal quale non possiamo prescindere. Tra i disegni di legge vi è uno che prevede che un soggetto che torna a casa la sera può sparare ad una persona che vede arrampicarsi sul proprio balcone. In questo caso sarebbe prevista la legittima difesa, questa è una distorsione inammissibile”.
Il numero uno dell’Anm ha aggiunto che “ci allarma una eventuale liberalizzazione della vendita di armi: siamo contrari alla vendita nei supermercati”
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