Tornano le province. Nel decreto Milleproproghe c’è l’ok del governo alla richiesta di Fratelli d’Italia per tornare all’elezione diretta di presidenti e consigli provinciali, mentre la Lega ha presentato un disegno di legge per superare le norme della Delrio. Una cattiva notizia per chi sperava in un taglio agli sprechi e una sforbiciata agli enti inutili, ma in fondo è anche la presa d’atto di un paradosso e di un fallimento storico. Il paradosso è che le Provincie, ufficialmente “abolite” dal Pd, continuavano a esistere sia pure in un limbo.
Il fallimento storico è quello di Maria Elena Boschi, che come ricorda il Tempocon il suo ddl è stata l’ultima a mettere il cappello sulla campagna anti-province che durava da anni. Il referendum del 2016 ha però spazzato via la riforma della Boschi, il governo di Matteo Renzi e in un certo senso il centrosinistra e tutte le sue promesse non mantenute o impossibili da mantenere. Un finale di partita triste e solitario per l’ex “zarina” del renzismo, costretta ormai all’esilio nella provincia (autonoma) di Bolzano.
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