Insomma, Savona, il ministro finito nella bufera per il suo piano B sull’euro, il nome sul quale si era impuntato Salvini all’epoca delle trattative col Quirinale sul nuovo esecutivo, è rispuntato nelle ‘stanze dei bottoni’ al momento cruciale. Cioè quando si tratta di decidere quanto saranno larghe le maglie della manovra economica che Lega e Cinquestelle vorrebbero carica del reddito di cittadinanza, flat tax, pace fiscale, riforma della Fornero. Quasi un ministro-ombra insomma, esperto di economia con la mission di controbattere alle richieste di Tria. Insieme al ministro del Tesoro, Savona ha incontrato il premier Giuseppe Conte, e poi insieme hanno lasciato Palazzo Chigi dove sono entrati i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.