Maria Elena Boschi va su e giù per l’Italia, spesso in Toscana, di frequente a casa in provincia di Arezzo, fa conferenze internazionali, interviene ai seminari, inaugura ville di periferia, porta i saluti, gli omaggi, riflette sull’uomo e la donna, rappresenta un po’ il governo e un po’, a volte troppo, se stessa. Un paio di mesi dopo l’incarico da sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, cioè la prima settimana di febbraio, Boschi ha iniziato a viaggiare, a collezionare “trasferte istituzionali”. E non ha smesso più.
Il Fatto ha ottenuto l’elenco – compilato dagli uffici dell’ ex ministra e trasmesso da un dipartimento di Palazzo Chigi nel rispetto della legge sull’accesso agli atti – delle missioni di governo di Meb. E non sempre, scartabellando il documento di 15 pagine, gli impegni di Boschi giustificano le ragioni istituzionali: da un fine settimana sulla neve di Madonna di Campiglio a un giro del Canada, passando per le numerose feste del Partito democratico. Allora conviene raccontare nel dettaglio i viaggi più controversi di Meb.
4-5 febbraio 2017 Sabato e domenica fra “Lucca e Arezzo”. Non c’ è traccia di appuntamenti di Stato negli archivi delle agenzia di stampa.
17-19 febbraio A Madonna di Campiglio c’ era il sole e parecchia neve. La sosta è lunga: venerdì, sabato e domenica. Anche qui la missione, se non strana, è almeno segreta.
24-25 marzo Il venerdì e il sabato, stavolta, li trascorre a Firenze. Il venerdì c’ è un Consiglio dei ministri. Nel pomeriggio, però, la sottosegretaria è davvero a Firenze. Riportano le agenzie di quel giorno: “Un applauso, molti saluti affettuosi, ma anche premure quasi familiari da parte dei militanti al circolo Vie Nuove del Pd per Maria Elena Boschi che, di ritorno da Roma, stasera è andata a votare per il congresso. ‘Elena, ma hai mangiato?’, ha chiesto un’ iscritta. Boschi ha rinnovato la tessera lasciando 100 euro, stessa somma lasciata da Renzi”.
30 aprile Una domenica. Boschi è segnalata in missione in un punto imprecisato del territorio toscano, ma riesce a raggiungere in tempo la sede del Nazareno a Roma per celebrare la riconquista della segreteria dem di Renzi.
21-24 luglio dal venerdì al lunedì, trattasi di missione – in ordine cronologico – a Milano, Firenze e Arezzo. Il 21 è con Giuliano Pisapia alla festa dell’ Unità di Milano. “I cronisti urlano: ‘Avete fatto pace?’. E lei risponde: ‘Non abbiamo mai litigato'”. Poi la sottosegretaria scompare, per l’appunto, fra Firenze e Arezzo.
28 luglio Viaggio in Toscana. E nient’ altro da aggiungere.
10-11 settembre Domenica e lunedì, Emilia Romagna. Il 10 la sottosegretaria è attesa alle feste dell’ Unità di Modena e Reggio Emilia. Temporali ovunque, annullati gli eventi.
Boschi resta in zona. Il giorno dopo, di sera, è nel cartellone della festa di Bologna. All’ improvviso, però, rientra a Roma per motivi di governo.
14-17 settembre Tappa in Canada fra Toronto e Montréal. Visite di circostanza (con ingresso vietato ai giornalisti) con ambasciatori, banchieri e comunità italiana per legittimare – come ha scritto il Fatto in ottobre – la presenza al Global Progress, un seminario di matrice riformista, organizzato da numerosi centri studi, Canada 2020, Center for American Progress, Policy Network e Volta. Quest’ ultimo è una prodotto renziano: il presidente è Giuliano da Empoli, ideologo di Matteo. La missione ha provocato lo sconcerto di Palazzo Chigi e negli ambienti diplomatici per una fattura non prevista, lasciata in sospeso dalla sottosegretaria, di oltre 1.000 euro per un servizio fotografico mai diffuso sui media. Il conto dal Canada: per la sottosegretaria, una collaboratrice e un consigliere, Palazzo Chigi ha speso 15.000 euro.
22-24 settembre Missione a Imola e Bologna.
Il 22 la sottosegretaria è alla festa nazionale del partito a Imola, tavola rotonda con Maria Teresa Grieco (Enel) e Monica Maggioni (Rai) sul tema “Le donne fanno la differenza”: “Non so se avrei avuto lo stesso tipo di critiche se fossi stata un uomo”.
14-15 ottobre Sabato e domenica, missione (generica) in Toscana. Il sabato è al Teatro Eliseo di Roma per i dieci anni del Pd.
Il Fatto ha chiesto spiegazioni alla sottosegretaria sulle missioni appena illustrate.
E ha ricevuto una doppia risposta. La prima era un tentativo di eliminare alcune trasferte, fra cui la più imbarazzante, quella a Madonna di Campiglio. Con una scusa: si tratta di “errore materiale”.
Quando Boschi è in viaggio con un agente di sicurezza (forse l’autista), oltre alla scorta – sostenevano da Palazzo Chigi – si muove da privato cittadino. Peccato che anche il 6 febbraio, per esempio, Boschi fosse alla Normale di Pisa – dove subisce pure una contestazione dagli studenti – solo con l’ agente e la scorta. Così ritirano la bugia e cambiano versione: non ci sono “errori materiali” nell’ elenco sulle missioni della Boschi, scritto dagli uffici della Boschi e inviato dall’ efficiente e trasparente Dipartimento del personale.
Ecco la replica definitiva: “Nelle date del 4-5 febbraio, 17-19 febbraio, 24-25 marzo, 28 luglio e 14-15 ottobre, la sottosegretaria ha effettuato spostamenti principalmente per motivi non istituzionali. La sottosegretaria potrebbe aver partecipato anche in queste date ad alcuni eventi istituzionali, ciononostante non ha presentato alcuna richiesta di rimborso. Nelle date del 30 aprile, 21-24 luglio, 10-11 settembre e 22-24 settembre, la sottosegretaria ha avuto incontri istituzionali, in particolare con autorità di governo locale, in ragione delle deleghe attribuite”. Chissà se fra le “deleghe attribuite” è inclusa quella di svolgere missioni di governo per questioni private e politiche.