Della carriera lampo del fratello di Alfano alle Poste ne avevamo parlato in un altro articolo: 200mila euro all’anno senza mai firmare un documento.
Niente male, soprattutto se hai conseguito una laurea triennale in Economia a 34 anni.
Ma c’è di peggio, tant’è che la Finanza ha voluto vederci chiaro: Alessandro Alfano risulta il più pagato e quello che lavora di meno; il più giovane ed il meno qualificato.
Ne parla Giuseppe Scarpa su Repubblica:
“L’ascesa da supermanager in Poste di Alessandro Alfano – laurea triennale in economia conseguita a 34 anni – è tutta una contraddizione. Ne sono certi anche i finanzieri del gruppo valutario che nei giorni scorsi hanno depositato alla Corte dei Conti (il pm è Massimo Perin) l’informativa finale sul caso dell’assunzione di “Alfano jr”, 41 anni, fratello dell’attuale ministro degli Esteri Angelino Alfano. Alfano jr è il più pagato tra i dirigenti del suo stesso livello. In media percepisce il doppio dei suoi colleghi. Quando è stato assunto in Postecom, nel 2013, ha firmato un contratto da 160 mila euro lordi. All’epoca i due suoi omologhi, più anziani, con più esperienza e curriculum – una sua collega ha una laurea in architettura al Politecnico di Milano col massimo dei voti – percepivano 90 e 80 mila euro lordi l’anno”.
Il problema, però, prosegue Scarpa, è che l’ascesa dello stipendio del fratello di Alfano non si è bloccata qui, nonostante non si sia distinto per essere uno stacanovista:
“Alessandro nel giro di 4 anni, passando da Poste Tributi è approdato nel 2016 direttamente in Poste. Ad ogni passaggio lo stipendio è lievitato fino a toccare quota 200mila euro lordi. Anche in questo caso i suoi sette colleghi, tutti più anziani con qualifiche da ingegneri, dottori in legge e con più anni di esperienza guadagno meno del fratello del ministro. Qui la forbice va da un minimo di 81 mila euro lordi per il più giovane, classe ‘71 laurea in ingegneria civile conseguita a 28 anni, a un massimo di 120 mila euro lordi l’anno per un altro dirigente sempre ingegnere di 55 anni”.
E poi c’è un’altra anomalia, conclude Scarpa:
“Alessandro quando era maxi dirigente in Postecom aveva sotto di lui un unico dipendente. Impiegati che poi sono aumentati nel tempo, fino ad arrivare ai 39 che adesso il fratello del ministro dirige in Poste”.
Tutti aspetti su cui la Finanza farà chiarezza.
Fonte: https://www.silenziefalsita.it/2017/02/25/fratello-di-alfano-guadagna-il-doppio/
La bravura e le doti di Dirigente NON si impara: o le tieni di natura o non le tieni!
RispondiEliminaMa questo, come del resto il fratello, ha doti soprannaturali....
RispondiEliminasi' quelle doti di VOLTAGABBANA senza vergogna
EliminaMa come al solito non succederà niente questo già lo sappiamo da tempo, fanno e disfano ma loro indisturbati sono sempre inchiodati alla poltrona, solo quando devono lavorare la poltrona è vuota ma alla fine del mese è occupata con peso maggiore quello degli €
RispondiEliminaMa non esiste la commissions di controllo? Ma! Dove vivo...queste code sono superate..dai partiti! Vero?
RispondiEliminaRestituisca immediatamente il maltolto, con tutti gli arretrati. E che vengano sputtanati quotidianamente i due fratelli durante la prossima campagna elettorale, sia quella siciliana che quella futura nazionale del prossimo anno. nazionale, compreso il Berlusca che avrebbe riaccolto trai suoi il figlio prodigo del nuovo centro detenuti
RispondiEliminaSono tutti uguali siamo nella merda fino sopra alla testa e quelli fanno i cazzi suoi litigano solo per avere la poltrona più alta mai possibile perdere tempo solo per la legge del voto che non fanno mai mandiamoli tutti a casa di qualuncue colore essi siano mai possibile questa miriadi di simboli
RispondiEliminaSolite raccomandazioni.....e alla fine ne usciranno più puliti di prima e gli pagheranno anche i danni!
RispondiEliminaMa di cosa stiamo parlando...
Evviva l'Italia
METTETELO IN GALERA,LA LAUREA TRIENNALE E' FALSA!!!
RispondiEliminaIl nepotismo è sempre di moda in Italia.I 5 stelle dovrebbero fare una volta al governo una legge che vieta ai parenti dei parlamentaRI E MINISTRI E SOTTOSEGRETARI DI LAVORARE NEGLI ENTI PUBBLICI.CIOè LEGGE SUL CONFLITTO D'INTERESSI COME FANNO ALL'ESTERO.
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