Massimo Giletti torna a ribattere alle polemiche che hanno accompagnato la fine dell’ultima stagione di Non è l’Arena, su La7, a poche settimane dalla ripartenza. Al settimanale Oggi, il giornalista ha risposto a chi lo ha accusato di essere populista: “Orgoglioso di essere definito tale, anche se sono il primo a diffidare del popolo. Ricordo a tutti – ha detto Giletti – che quando fu chiesto di salvare Gesù o Barabba, il popolo scelse Barabba. Invito tutti a non cedere alle piazza, perché possono essere anche molto pericolose”.
Dietro gli attacchi contro di lui, Giletti sospetta si nasconda ben altro problema: “Definirmi populista è anche un alibi che usano i politici contro chi, come me, li esorta a cambiare in meglio, per di più verificando, mio e nostro malgrado, che non cambiano mai”.
Giletti trova spazio anche per una dura sferzata contro la Rai, soprattutto dopo il caos sulla nomina del presidente della Tv di Stato: “Negli anni ho imparato che la politica sulla Rai, alla fine, trova sempre un compromesso. Anche questa volta sarà così”.
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