mercoledì 7 marzo 2018

Luigi Di Maio ha scritto questa lettera davvero commovente e piena di passione..

Di seguito la lettera di Luigi Di Maio a Repubblica
Gentile direttore,
come ho avuto modo di dire a caldo commentando i risultati, con il voto del 4 marzo è iniziata la Terza Repubblica, che sarà la Repubblica dei Cittadini. La portata di questo voto è immensa e segna uno spartiacque con tutto quello che è venuto prima. Forse ancora non ne apprezziamo del tutto l'importanza, soprattutto per quanto inciderà sugli anni a venire. Ma una cosa è sicura. Da qui non si torna più indietro. Il voto ha ormai perso ogni connotazione ideologica. I cittadini non hanno votato per appartenenza o per simpatia, hanno votato per mettere al centro i temi che vivono nella propria quotidianità e per migliorare la propria qualità di vita. La narrazione del "va tutto bene" non ha retto di fronte alla realtà vissuta dagli italiani. Dieci milioni di poveri non possono essere ignorati. 30 miliardi di sprechi non possono non essere eliminati. Una tassazione folle per le imprese non può non essere ritoccata. La sicurezza nelle città giorno e notte non può non essere garantita. La disoccupazione, soprattutto giovanile, non può continuare a dilagare. Questo è il messaggio che arriva forte e chiaro dalle urne.
Non è stato un voto ideologico, così come non è stato un voto di protesta. E' stato un voto programmatico e i punti principali sono quelli sinteticamente ricordati sopra. Abbiamo ascoltato il Paese e messo al centro del dibattito elettorale questi temi, proponendo non solo le ricette, ma anche le persone che possono realizzarle. Mi riferisco ai professori, professionisti e manager che ho inserito nella nostra proposta di squadra di governo e che abbiamo presentato agli italiani, come promesso, prima del voto. Per questo i cittadini hanno deciso di darci fiducia regalandoci un risultato storico: hanno finalmente visto un progetto, al quale chi vuole può partecipare, e i mezzi e le persone per realizzarlo. Mi piace sottolineare che siamo l'unica forza politica nazionale che ha ottenuto un grandissimo risultato al sud (con punte del 50%), ma anche molto ben radicata al nord: siamo primi in Piemonte (oltre il 27%), Emilia-Romagna (27%), Liguria (30%), Valle d'Aosta dove per la prima volta con il 25% eleggiamo una parlamentare donna, e la seconda in Veneto (oltre il 24%), Friuli (oltre il 24%), Lombardia (oltre il 22%) e Trentino Alto Adige (19.5%).
Sento tutta la responsabilità di fronte a questa apertura di credito da parte dei cittadini e non intendo sottrarmi agli oneri che ne derivano. Ho detto in ogni città dove sono stato in campagna elettorale che il governo per noi si sarebbe potuto fare in base a convergenze sui temi ed è la linea che intendo portare avanti in totale trasparenza di fronte ai cittadini e al capo dello Stato. Tutte le forze politiche devono manifestare responsabilità in tal senso. Non è possibile che ora inizino teatrini, che si avviino giochi di palazzo e strategie alla House of Cards. Adesso è il momento di fare le cose che aspettiamo da 30 anni e lo si può fare solo cambiando metodo. La politica deve smetterla di essere arrogante e deve iniziare ad essere umile. Tre sono gli ingredienti che suggeriamo in base alla nostra esperienza: 1) partecipazione, 2) ascolto, 3) trasparenza.
Nella Terza Repubblica, la Repubblica dei cittadini, i cittadini devono essere coinvolti nei processi decisionali, devono essere ascoltati mentre le decisioni vengono eseguite e devono essere messi al corrente dei risultati di ciò che si fa. Solo in questo modo tornerà l'amore e la passione per la politica. Politica da anni vuol dire cose brutte: corruzione, prepotenza, sprechi, privilegi, conflitti d'interesse, voltagabbana, tradimenti, casta, poltrone, soldi, clientele, tangenti, speculazione, bugie. Basta! "Politica vuol dire realizzare" disse Alcide De Gasperi. Politica per noi sarà realizzare il programma che abbiamo presentato agli elettori. Politica sarà mantenere gli impegni. Politica sarà onestà.
Per decenni i partiti hanno messo al centro i loro interessi, per decenni la formazione dei governi è avvenuta con il bilancino per accontentare gli appetiti dell’uno e dell’altro. L'obbiettivo erano sempre e soltanto le poltrone, mai gli interessi dei cittadini. Questo è il passato. Ora i tempi sono maturi per mettere al centro i temi che interessano i cittadini, il loro bene, la qualità della loro vita. Li hanno lasciati ai margini, noi ora i cittadini li rimettiamo al centro. Il governo sarà con chi, insieme a noi, è pronto a fare la stessa cosa. È una “rivoluzione copernicana” della politica che il MoVimento 5 Stelle invoca da sempre e per la quale i cittadini ci hanno dato un mandato chiaro. "Partecipa. Scegli. Cambia." era quello che abbiamo chiesto ai cittadini, loro hanno partecipato e hanno scelto. Ora insieme abbiamo la storica occasione di cambiare l'Italia. Io non voglio perderla e chi ha scelto di ostacolare a tutti i costi il cambiamento faccia pure, ma sappia che non si può fermare il vento con le mani e che noi nonostante tutto cambieremo l'Italia.


7 commenti:

  1. Mi viene da pensare a tutte le analisi che vado ascoltando da Padellaro a Travaglio a Scalfari a giannini tanto per citarne alcuni di tutta una schiera che si arrogante il diritto di dire chi è e quello che farà Di Maio non ho fatto che scuotere la testa avendo capito fino in fondo non solo Di Maio ma tutta la squadra 5stelle perché tutti loro e noi che li abbiamo votati sappiamo che sono i temi del programma il centro della nostra rivoluzione pacifica.questa lettera ne è la testimonianza e sono certa che chi la legge capisce finalmente le intenzioni di Di Maio nellaprirsi a tutte le forze politiche che vogliono un governo per i cittadini

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    1. Con la speranza che ci sia anche nella vecchia politica, qualche sopravvissuto con l'intenzione di fare l'interesse del paese, e non solo il proprio, colga questo invito.
      Un giorno potrà dire ai suoi nipoti, io ho fatto parte del cambiamento di questo paese e per il vostro futuro.
      Chi non collabora, verrà scritto nella storia, come traditore, del suo mandato politico.
      Inviterei tutti i politici onesti, di pensare al bene del paese, prima che a come prendere per i fondelli il movimento.
      I cittadini sapranno apprezzare o disprezzare ogni mossa.
      Il voto è stato molto chiaro, verso chi pensava di tenerlo sotto controllo.
      I giochetti di palazzo non li vuole nessuno.
      Siamo stanchi d’essere presi in giro!!!
      Da politici da strapazzo.

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  2. Bravo Di Maio. Non si arriva ad avere la maggioranza da un giorno all'altro. La cosa importante è mantenere la rotta stabilita. Se non accetteranno di lavorare sui programmi, staremo all'opposizione. Il P.C.I. stando all'opposizione ha ottenuto cose incredibili per i lavoratori

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  3. Che bello leggere queste parole!Sia finalmente arrivato il momento che noi cittadini avremo un identità e non saremo solo più numeri da contare.Potremo sognare di avere una nazione pari a tante altre più vivibili , sane , oneste, dove i cittadini hanno un tenore di vita consone ai tempi con diritti e doveri. Grazie

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  4. Tempi previsti per il PROMESSO reddito di cittadinanza?

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  5. In dietro non si torna.
    Vogliamo il ricambio generazionale.
    Chi pensa di fermarlo, ne resterà travolto.
    I giochetti di palazzo sono finiti.
    Lasciamo che sia il parlamento a fare il suo lavoro

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  6. Evvai!! Grazie Luigi!!! ...si sta alzando Il vento che diradando la nebbia dei pensieri corti e l'aria stagnante della corruzione porterà
    aria pura e rinnovamento!!

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