venerdì 30 marzo 2018

QUESTA NOTIZIA DEVE FARE IL GIRO D'ITALIA: GUARDATE CHI HANNO ARRESTATO,CLAMOROSO!

Ecco a cosa servono i migranti: abbattere i costi e far decollare gli utili.
In un intervento dell’anno scorso a Matrix il filosofo Diego Fusaro aveva spiegato bene quali sono i vantaggi che i capitalisti hanno nel favorire l’immigrazione di massa:
“In primo luogo [l’immigrazione, ndr] giova al potere e ai signori della mondializzazioni capitalistica perché garantisce un abbassamento dei costi della manodopera. Se l’immigrato fa 5 euro all’ora ciò che l’italiano fa a 10, è evidente che poi costringerà anche l’italiano a fare a 5 quello che prima faceva a 10. Marx direbbe ‘l’esercito industriale di riserva nelle mani del capitalismo nella lotta di classe”.
Oggi arrivano ulteriori conferme (e chissà quante arriveranno in seguito) di questo crimine contro l’umanità: in un’azienda agricola di Vittoria, Comune in provincia di Ragusa, i carabinieri hanno trovato richiedenti asilo chini a raccogliere pomodori nelle serre per 3 miseri euro all’ora. I titolari dell’azienda sono stati arrestati.
“Quando gli uomini della squadra mobile di Ragusa si sono presentati nell’azienda agricola di Vittoria li hanno trovati chini a raccogliere pomodori nelle serre. La forza lavoro era composta da 19 richiedenti asilo, 5 rumeni e 2 tunisini. Venticinque euro al giorno per otto ore di lavoro, tre euro all’ora, niente ferie, niente giorno di riposo. Spesso costretti a lavorare anche la domenica in condizioni degradanti.
Grazie al nuovo articolo 603 bis sul caporalato e lo sfruttamento di manodopera, i due titolari dell’azienda agricola, 40.000 metri quadri di coltivazione in contrada Alcerito a Vittoria, Angelo e Valentino Busacca, sono stati arrestati.

Dei 26 operai, 7 alloggiavano in tuguri fatiscenti all’interno dell’azienda agricola in condizioni igieniche pessime mentre i richiedenti asilo la notte tornavano nei centri di accoglienza che li ospitano. Riscontrate gravissime violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Drammatici i racconti che i poliziotti della Mobile di Ragusa guidati da Nino Ciavola hanno raccolto. E’ la prima volta in Sicilia che viene applicato il nuovo articolo di legge che ha inasprito le pene prevedendo l’arresto per lo sfruttamento di manodopera”.
 

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