Rondolino: ‘M5S punta allo scontro fisico, alla violenza e all’eversione’. E denigra gli attivisti
Ci sono scene a cui non vorremmo mai assistere.
Una di queste è l’intervista rilasciata da Fabrizio Rondolino a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, riassunta da Dagospia in 5 parole: “TOGLIETE IL FIASCO A RONDOLINO”.
Sì, perché ogni volta che parla dei 5 Stelle l’editorialista dell’Unità esagera. Ecco cosa ha detto nell’intervista:
“Penso da tempo che una parte del Movimento Cinque Stelle punti esplicitamente allo scontro fisico, nelle piazze. Il Movimento Cinque Stelle aizza, provoca, stimola, la sua presenza sulla scena politica è un invito costante al menare le mani, perché l’unico principio del movimento è il vaffanculo. E’ un movimento che oggettivamente incita alla violenza e all’eversione. Poi fortunatamente la gente se ne sta a casa, perché i loro attivisti sono i famosi leoni da tastiera”.
Rondolino si riferiva a quanto dichiarato da Luigi Di Maio in merito alla “assoluzione” di Minzolini da parte del Senato: “Poi non lamentatevi se i cittadini vengono a manifestare in maniera violenta”, ha detto il deputato pentastellato.
Ma attenzione, ora arriva il peggio. Rondolino ha avuto anche due parole per gli attivisti del Movimento 5 Stelle:
“I loro attivisti sono disoccupati, fancazzisti, impiegati pubblici che non lavorano e stanno lì al computer. Perchè, secondo voi ci sono attivisti del Movimento Cinque Stelle che lavorano secondo voi?”.
Poi, conclude Dagospia nel suo commento, non poteva mancare la “leccatina al cazzaro”: “La leadership di Renzi non è mai stata messa in discussione dentro il Pd, il problema di Renzi è costruire un’alleanza o meglio ancora muoversi in un sistema politico e istituzionale che non è più quello suo, perché lui è un uomo del fare, il sindaco d’Italia, l’uomo del fare”, ha detto Rondolino.
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