Nella partita sulle vicepresidenze delle Camere spunta ora il nome di Pierferdinando Casini. Il suo obiettivo sarebbe la poltrona di vice al Senato, in quota Pd. Le votazioni, sottolinea il Fatto quotidiano, si terranno il 28 marzo a Palazzo Madama e il 29 a Montecitorio: si tratta di otto poltrone da vicepresidente, a cui si aggiungono quelle di questori e segretari. Secondo gli accordi di massima già presi, al Pd dovrebbero spettare due vicepresidenti (uno per la Camera e uno per il Senato). Per quanto riguarda Forza Italia, la vice in pole per il Senato è Anna Maria Bernini, “bruciata” per la presidenza dopo lo strappo di Matteo Salvini. Alla Camera, la capogruppo dovrebbe essere Mariastella Gelmini. Mentre per le vicepresidenze il quadro va definito. Forza Italia al massimo può aspirare a una, a Montecitorio. L’alternativa è tra Mara Carfagna e l’ uscente Simone Baldelli. I 5Stelle, dopo l’elezione di Roberto Fico come presidente di Montecitorio, puntano a un vicepresidente e un questore per ciascuna Camera.
La Lega dopo l’elezione dei nuovi capigruppo Gianmarco Centinaio e Giancarlo Giorgetti per il Senato vuole come vice presidente Roberto Calderoli. Infine Fratelli d’Italia vorrebbe una vicepresidenza per ciascuna Camera. A Montecitorio se la vedranno Fabio Rampelli, Guido Crosetto e l’ex 5Stelle Walter Rizzetto.
ci vuole il DDT per i parassiti!
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