FQ - 14/10/2017
Daniele Luttazzi, ai tempi di B., coniò un’immagine che rendeva bene l’idea: il “golpe al rallentatore”. Se alziamo lo sguardo e ripercorriamo la storia di quest’ultima legislatura, proprio questo vediamo: un golpe al rallentatore. Dove però B. non c’entra se non di straforo: i veri golpisti sono tutti targati Pd. Il Parlamento dei nominati con una maggioranza estrogenata da una legge elettorale poi dichiarata illegittima, che dunque è una minoranza, si è permesso di fare cose mai viste neppure ai tempi di B.: rieleggere il capo dello Stato per cacciare all’opposizione l’unica forza politica che ha vinto le elezioni (i 5Stelle) e mandare al governo chi le ha perse; riformare la legge elettorale a colpi di fiducia per iniziativa del governo (Italicum, incostituzionale anche quello); tentare di cambiare un terzo della Costituzione a botte di canguri e tagliole per strozzare il dibattito in Parlamento, addirittura rimpiazzando i senatori non allineati; comprare pezzi di centrodestra per annetterli al centrosinistra; ricattare chi non ci sta con la minaccia di non ricandidarlo; incoraggiare il trasformismo fino a 550 cambi di casacca (su 945 seggi parlamentari) in quattro anni e mezzo; e ora truccare un’altra volta le regole del voto a pochi mesi dalle urne per drogare gli scarsi consensi di chi aveva perso nel 2013 e si appresta a riperdere nel 2018 eliminando chi potrebbe rivincerle), ancora una volta a colpi di fiducia e con la complicità dei poteri di controllo: il Quirinale del silenzio-assenso, i giornaloni e le tv di regime, gran parte del mondo intellettuale, giuridico e artistico ieri sulle barricate, ora allineato e coperto.
Tutt’intorno, un’opinione pubblica per metà disinformata dalle balle del potere che non trovano mai smentita e per metà consapevole, ma troppo mitridatizzata o stremata o rassegnata dopo anni di vergogne ogni giorno più gravi per trovare la forza per reagire. Anche noi del Fatto, nati proprio per dare la sveglia e scrivere ciò che gli altri non dicono, ci domandiamo spesso che hanno fatto di male i lettori per sorbirsi ogni giorno un attentato al fegato e alle coronarie per effetto delle nostre cronache e delle nostre analisi delle cose come stanno. Poi naturalmente continuiamo, perché un giornale che non dice pane al pane e non racconta i fatti nudi e crudi non è un giornale. E perché ogni tanto le nostre battaglie partono in beata solitudine, ma poi col tempo coinvolgono milioni di persone e addirittura riescono a strappare una vittoria. Come nel referendum del 4 dicembre 2016. È da lì che dobbiamo ripartire, per capire che cosa accade e che cosa possiamo fare noi.
Il progetto dei golpisti al rallentatore è semplice, anche perché è sempre lo stesso: quello cacciato a furor di popolo dalla porta del referendum e ora rientrato dalla finestra del Rosatellum-Fascistellum. Un progetto di pseudo-democrazia verticale, centralizzata, oligarchica e dunque incostituzionale, dove pochissime persone – tutte controllabili dai poteri forti italiani e soprattutto internazionali – decidono il destino di tutti i cittadini ridotti a sudditi. Fallito il tentativo di ridurre il Parlamento a un’aula sorda e grigia alle dipendenze del premier-padrone (come previsto dall’incrocio mostruoso della controriforma Boschi e dell’Italicum), ci riprovano con la nuova legge elettorale, anzi anti-elettorale: il giorno delle elezioni tutti i giochi saranno già fatti, quasi tutti i parlamentari saranno già stati decisi da tre o quattro capi-partito che nomineranno tutti quelli della quota proporzionale (due terzi) e anche di quella maggioritaria (l’altro terzo), col divieto del voto disgiunto e il via libera alle finte coalizioni a geometria variabile da collegio a collegio. Così il prossimo Parlamento sarà ancor più servo di questo, senza più nemmeno l’esigenza di comprare voltagabbana (a parte qualche leghista, qualche fratello d’Italia e qualche grillino in libera uscita). E quando la Consulta, come per il Porcellum e l’Italicum, ci comunicherà ciò che sappiamo fin da oggi, e cioè che pure il Rosatellum è incostituzionale, lorsignori faranno spallucce: invocando il principio di continuità, seguiteranno a comandare con una maggioranza truccata per tutta la legislatura. E così via, all’infinito.
Intanto lo stesso modello vertical-oligarchico darà i suoi frutti in tutti quelli che nelle vere democrazie si chiamano “contrappesi” (check and balance). Nella magistratura, una circolare del Csm si appresta a centralizzare vieppiù le Procure nelle mani del capo, selezionato da un Csm ipercontrollato dai partiti e dalle loro proiezioni correntizie, con poteri di vita e di morte sui singoli pm, un tempo esclusivi e intangibili titolari dell’azione penale e ora ridotti a passacarte e camerieri di un procuratore onnipotente (che, se poi fa il bravo, viene premiato con incarichi ministeriali e persino con proroghe ad personam dell’età pensionabile). Nell’informazione che conta, il modello è lo stesso: i giornaloni, a parte qualche trascurabile sfumatura, sono tutti governativi; la Rai non è più nemmeno lottizzata, ma controllata dal partito unico di governo sotto la dittatura di un dg-ad che fa il bello e il cattivo tempo anche sul segnale orario; su Mediaset, inutile sprecare fiato; e il web sarà sempre screditato come sentina di fake news e magari imbavagliato da “regole” di bon ton a immagine e somiglianza del sistema.
Prima di spararci un colpo alla nuca, dobbiamo sapere che questo quadro terrificante non è scontato. Dipende da noi, se faremo finalmente buon uso della scheda elettorale: alle Regionali siciliane e alle Politiche. Come? Votando per quelli che hanno votato no l’altroieri alla Camera. Il Fascistellum almeno un merito ce l’ha: dirci per chi non dobbiamo votare mai più.
Io ci sto
RispondiEliminaE allora, "forza italiani" e svegliamoci se abbiamo ancora un briciolo di dignità, altrimenti saremo morti e sepolti da questi esseri avidi e insazziabili, che stanno occupando i palazzi del potere, ABUSIVAMENTE . .
RispondiEliminaMarco Travaglio grazie di esistere.
RispondiEliminaIl tema e' restare Cittadini o tornare Sudditi..e servi della gleba..?..un unica via..da percorrere speditamente.!! nel 2018 nella cabina elettorale fare la rivoluzione..! Votare il M5S...! Unica garanzia per la rinascita di questo Paese
RispondiEliminaIl tema e' restare Cittadini o tornare Sudditi..e servi della gleba..?..un unica via..da percorrere speditamente.!! nel 2018 nella cabina elettorale fare la rivoluzione..! Votare il M5S...! Unica garanzia per la rinascita di questo Paese
RispondiEliminaPopolo italiano , alle elezioni ricordatevi di votare ***** , non i soliti che avete votato fino ad ora. Soloi ***** possono salvarci.
RispondiEliminaD'accordo con l'editoriale di Travaglio. Abbiamo visto cosa hanno fatto in questi ultimi 30anni i cosiddetti bravi che ci hanno governato fino ad oggi, se li rivotiamo, questi ci daranno il colpo di grazia. Hanno paura del M5S, per questo io voto M5🌟🌟🌟🌟🌟, per seppellire questi parassiti sanguisughe che ci hanno spolpato fino all'inverosimile.
RispondiEliminaIO ci metto una bella croce! Via il vecchio avanti il nuovo! M5S SEMPRE!
RispondiEliminaPresente!!!!!
RispondiEliminaVita nuova con il M5S!
RispondiEliminaprontissima......anche se dovrò fare 400km tra andata e ritorno.....a 72anni ma lo farò con tutto il cuore
RispondiEliminain sicilia non lk'hanno capito!!!!! speriamo lo capiscano gli ITALIANI ALLE PROSSIME ELEZIONI. SE VINCERA' UNA SQUALLIDA DESTRA FORMATA DA 10 PARTITI CON A CAPO UN FARABUTTO COME BERLUSCONI E UN CRETINO COME SALVINI,ALLORA,CASCANO LE BRAGHE E NON CI SARA' PIU NULLA DA FARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaCome al solito il grande e unico Marco Travaglio ha centrato il punto. Il vero problema è che chissà se tutti i COLLUSI con questa gentaglia capirà che è meglio per i suoi figli e nipoti votare il movimento..io non credo che la maggioranza sia pronta ad un vero cambiamento, però lo spero..
RispondiEliminaPiù semplice di così , peccato che non tutti i cittadini sono consapevoli di questo !!
RispondiEliminaCome sempre, bravo Direttore Travaglio per la linearità espressiva. Che c’ è da dire la sintesi è perfetta ma capiranno i collusi?
RispondiEliminaAllora avanti a tutta birra. E non dobbiamo dimenticare il passato.
RispondiEliminaCinque stelle potrà essere la speranza che ci apre gli occhi.Diamogli una possibilità
RispondiEliminaSALVINI SEI PEGGIO DEL trota
RispondiEliminaUn solo appunto : ci si spara alla tempia, alla nuca è pressoché impossibile !
RispondiElimina:) 7.
Marco Travaglio è l'unico giornalista su cui il M5S può contare per onestà intellettuale. Ne terrei conto per una poltrona da Ministro M5S. Avete sentito Scalfari? Veramente penoso il suo personalissimo punto di vista e con la pretesa di sentirsi depositario di verità date dai suoi centenari anni di militanza giornalistica, anche se alla sua età una botta di eroismo non gli farebbe male, mandare tutti a quel paese e liberarsi finalmente di tutti quelli che lo rendono ostaggio per quattro soldi. Mi sembra chiaro che dalla situazione italiana emerge la volontà politica di voler distruggere il ceto medio, (sono utili solo quelli addetti alla riscossione delle tasse) e di creare una dicotomia sociale netta. Attraverso lo strumento di una finta democrazia (PD descritto come il fallimento del comunismo italiano) che trasformi il vecchio dignitosissimo proletariato in massa consumatrice e i plutocrati. Il rapporto sarà del 90% di MASSA contro il 10% di CASTA composta soprattutto da banchieri che, servendosi dell'interfaccia dei deputati (onorevoli?) prezzolati...e di pochi fortunati del mondo dello spettacolo, manipolano la nostra società sempre più spoglia della sua identità culturale. Infatti la nostra Italia è ormai diventata liquida e come l'acqua prende la forma del contenitore costruito a tavolino. Non so come, ma spero che con mezzi democratici come il M5S, gli italiani con l'intelligenza che li caratterizza, siano in grado, come successo altre volte, di trasformare ogni disgrazia in opportunità. Grazie Marco Travaglio, Forza M5S.
RispondiEliminaLe possibilità di tutela per noi, popolo italiano, si assottigliano sempre più. Siamo troppo distratti dalle idiozie che ci propinano i mezzi d'informazione telecomandati dal Pd e dal Pdl. I minestroni preelettorali di partitucoli sono un serio pericolo...i partiti hanno inaugurato un vero e proprio braccio di ferro col popolo italiano, per svalutarlo e privarlo di ogni voce ...Il giornalismo è morto nella palude della corruzione , sopravvivono pochi valorosi : Travaglio, Gabanelli e pochi altri...Non è più tempo di menar il can per l'aia, ma di stringersi in gruppi, la lotta fra poco si farà dura, e le armi improprie dei corrotti sono pesanti. Facciamo sante alleanze, stringiamoci a coorte, costituiamo una vera catena umana di gente per bene, e sferriamo una difesa ed un attacco senza precedenti. Gabanelli ha annunciato che lascia la tv e cura le piazze web...Travaglio è già presente :oscuriamo la tv e i giornali beceri, togliamo loro ossigeno, armiamoci di coraggio, mettiamoci la faccia e rafforziamo le fila...
RispondiEliminaLui sa come reagire .. ma dobbiamo essere noi italiani a capire che i vecchi politici sono tutti da eliminare se vogliamo lasciare una nazione pulita ai nostri figli e nipoti...
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