No, Fausto Bertinotti non ha preso bene la nascita del governo M5s-Lega. E lo conferma un suo forbito intervento a L’aria che tira di Myrta Merlino su La7, in cui pur con eloquio invidiabile finisce per dare del “mostro” a Giuseppe Conte. “Quando il vecchio mondo sta morendo e il nuovo mondo fatica a nascere – spiega Bertinotti -, in quella temperie nascono i mostri. E la parola mostri ha un carattere descrittivo, che viene riassunto nella formula più usata dal premier nel suo discorso: ma anche”. E in effetti, Conte, “ma anche” lo ha detto per ben 47 volte nel suo discorso al Senato. Quel “ma anche”, per Bertinotti, indica che nel governo “ci sono cose che stanno insieme e che non sono della stessa natura“. Un mostro, dunque, almeno secondo lui. Bertinotti conclude affermando che “dovrebbe esserci una forza che governa sulla base di un programma omogeneo e un mandato univoco”.
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