Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivato a Mosca. Lo riferisce l’agenzia Tass. Il premier è atterrato all’aeroporto Vnukovo-2. Domani Conte incontrerà il presidente russo Vladimir Putin. Rapporti economici in primo piano, con la firma di una quindicina di accordi (a dispetto delle sanzioni) , e poi le questioni internazionali, Libia in testa, e Siria, Iran, Ucraina.
Ieri, alla Stampa estera, Conte ha spiegato che l’incontro con Putin “sarà un’occasione di rilancio dei rapporti economico-commerciali” e ha anticipato la firma di una serie di intese.
Il presidente del Consiglio ha ribadito l’auspicio, espresso già al G7 in Canada lo scorso giugno, al suo esordio sulla scena internazionale, che si torni presto a un G8 con la Russia, in modo da “poter affrontare e risolvere i problemi che attualmente stentiamo arisolvere perché non siamo tutti attorno al tavolo”. “Sulle sanzioni – ha insistito Conte – la nostra posizione è chiara, non sono un fine ma un mezzo, sono collegate agli accordi di Minsk ma non è con le sanzioni che si risolvono i problemi”.
Conte si è soffermato anche sulla questione relativa al Trattato Inf: gli Stati Uniti sono intenzionati ad abbandonare l’intesa sui missili a medio raggio. “Il nostro governo presta molta attenzione ai processi di pace, sono preoccupato per la decisione degli Usa dal trattato Inf”, ha detto il presidente del Consiglio che ha espresso l’auspicio di “discutere” il tema con Putin. L’Italia “è sempre pronta a collaborare e a dare il contributo ai processi di pace”.
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