giovedì 25 ottobre 2018

Manovra? Non si cambia nemmeno una virgola: così Savona sfancula Draghi e i parassiti di Bruxelles

“Non c’è alcun dubbio” che il governo rimanderà la manovra “tale e quale” a Bruxelles, nonostante la bocciatura. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei Paolo Savona in un’intervista a Skynews. E se lo spread dovesse sfuggire di mano al governo? “Così come abbiamo deciso in Consiglio dei ministri, noi non riesamineremo la manovra, ma il contesto nel quale ci poniamo”, ha risposto il ministro per gli Affari europei. Le affermazioni di Savona probabilmente avranno deluso le aspettative di Mario Draghi: il vertice della Bce aveva detto di essere fiducioso sul fatto che Bruxelles e Roma avrebbero trovato un accordo sulla manovra. E a proposito delle parole del presidente della Bce Savona ha affermato: Ognuno si assuma le sue responsabilità”.

Nessun rischio insolvenza per l’Italia, secondo il ministro: “Nessun paese vanta la stabilità dell’Italia in un contesto così difficile. Il nostro paese è veramente solido, non c’è il rischio di insolvenza”, ha sostenuto.


E sull’aumento dello spread Savona chiama in casa la Banca centrale europea: “Alla Bce – ha dichiarato – dovrebbe spettare il compito di indicare soluzioni per evitare la crisi sistema bancario ed eventualmente intervenire. Se lo spread si innalza e nessuno interviene per calmierarlo, ed è un tipico compito delle banche centrali europee, inevitabilmente la caduta del valore dei titoli mette in difficoltà le banche. Se le responsabilità della stabilità del sistema bancario passano nelle mani della Banca centrale europea, dovrebbe essere la Bce a intervenire per evitare che il sistema bancario entri in crisi”.

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