Sulla “manina” che invece avrebbe modificato il testo del Def alle spalle di LuigiDi Maio, Feltri ha una ferma convinzione: “O siamo davanti a un complotto o siamo davanti a una barzelletta. Io propendo per la seconda ipotesi. Non è possibile che venga approvato un testo che poi viene modificato strada facendo”. Certo le tensioni nel governo non mancano, visto che Di Maio ha pensato bene di accusare i leghisti delle presunte modifiche indesiderate.
Niente di allarmante secondo Feltri: “C’è qualche scricchiolio nell’esecutivo. Il momento è difficile, ma non credo che andrà a finire male. Questi due partiti alla fine sono condannati a stare insieme, altrimenti si danneggerebbero a vicenda. Una caduta del governo in questo momento produrrebbe effetti micidiali sia nella Lega che nel Movimento Cinque Stelle. Hanno la convenienza entrambi i gruppi a tirare avanti fino alle Europee, poi si vedrà. Cosa penso della rivendicazione di Conte che ha detto che il premier è lui? È vero che il premier è lui, ma nessuno se ne è accorto. Per questo l’ho definito sul mio giornale un convitato di pietra. Conte è un signore che c’è, non c’è, è un fantasma. Comanda, non comanda, dirige, non dirige. Nessuno l’ha capito. Forse nemmeno lui”.
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