L’accordo col Dipartimento di giustizia, al quale andranno 437,5 milioni di dollari
La Stampa 14 gennaio 2017
L’agenzia internazionale Moody’s ha patteggiato il pagamento di circa 864 milioni di dollari alle autorità federali e statali Usa per porre fine all’inchiesta nata dall’accusa di aver gonfiato il rating di mutui ipotecari rischiosi negli anni che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008-2009.
L’accordo è stato raggiunto col Dipartimento di giustizia, al quale andranno 437,5 milioni di dollari, e con le autorità giudiziarie di 21 stati Usa, più il District of Columbia dove si trova la capitale Washington.
Moody’s, insieme alle altre due grandi agenzie di rating internazionali Standard & Poor’s e Fitch, è dagli anni della crisi nell’occhio del ciclone con l’accusa di aver favorito il terremoto finanziario partito dai mutui subprime per aver assegnato un basso rischio a titoli invece molto rischiosi, a fronte di commissioni incassate molto vantaggiose. Moody’s ha riconosciuto di non aver seguito i suoi standard di giudizio.
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