La strada politica è molto difficile, ma non impossibile: Luigi Di Maio insiste con lo schema Conte (ma senza Paolo Savona, la cui nomina è stata contestata dal capo dello Stato), ma Matteo Salvini invoca il voto “ma non a luglio” e ribadisce che se un esecutivo si deve formare deve prevedere la “squadra concordata”, dando per implicito dunque proprio il nome di Savona. D’altra parte la Lega intanto in parallelo, con Giancarlo Giorgetti da regista, evoca “soluzioni di emergenza” che non sarebbero ostacolate, come la “non sfiducia tecnica” a Cottarelli per arrivare in modo ordinato al voto a settembre. Ma proprio Giorgetti guiderebbe nella Lega una strada per tenere in piedi la soluzione “politica”, con un confronto – secondo fonti del fattoquotidiano.it – trasferito dentro al Carroccio, tra il più istituzionale vicesegretario e il più “elettorale” leader leghista. I grillini, per parte loro, per qualsiasi via libera devono invece aspettare l’assemblea congiunta dei parlamentari in serata. Ma Di Maio ha tracciato la via, almeno per ora: o governo politico o voto anticipato.
Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/05/30/governo-di-maio-o-politico-o-voto-anticipato-colloquio-al-quirinale-salvini-si-riprova-solo-con-savona-ministro/4391830/

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