sabato 16 settembre 2017

L'HANNO BECCATO! TIMBRAVA E ANDAVA VIA. GUARDATE CHI HANNO ARRESTATO..

Il gip del tribunale di Tivoli Alberto Caperna parla senza mezzi termini di «modalità d'azione gravi e obiettivamente allarmanti, soprattutto perché poste in essere con assoluta sfrontatezza». Il destinatario di queste considerazioni inserite nell'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è il comandante della polizia municipale di Fonte Nuova, sulla Nomentana, Carlo Rinaudo, al quale il provvedimento è stato notificato ieri mattina dai carabinieri della compagnia di Monterotondo. 

L'ufficiale dei vigili urbani, di 63 anni, già in forza a Mentana, è accusato di truffa ai danni dello Stato, peculato falsità di pubblico ufficiale in atti pubblici. Un furbetto in divisa - secondo i carabinieri - incastrato inizialmente da un servizio de «Le Iene» andato in onda nell'autunno scorso: per un mese circa il comandante, un maggiore, responsabile dal 2012 degli uffici di via Machiavelli (con un reddito attorno ai 40 mila euro all'anno), è stato seguito con le telecamere durante gli spostamenti dalla sua abitazione alla sede dei vigili - anche quella distaccata nella frazione di Santa Lucia -, nonché in altre situazioni segnalate con una denuncia anonima giunta nella redazione della trasmissione di Italia Uno: Rinaudo è stato ripreso mentre, dopo aver timbrato di pomeriggio l'entrata con il badge si servizio, usciva subito dagli uffici per recarsi a casa dove rimaneva fino a sera quando si ripresentava al lavoro ma solo per timbrare l'uscita. (Continua su Corriere.it

Photo by fabiolopiccolo:

2 commenti:

  1. Hanno fatto bene ad arrestarlo, ma metterlo in galera, non agli arresti domiciliari. Da quello che ho letto stare a casa per lui è una pacchia. Se ne è andato dal lavoro per restare a casa tutta la giornata, quindi gli arresti domiciliari gli sarebbero gradii e come. Non avrebbe ai domiciliari una punizione ma un premio.

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  2. In questo buonismo dell'italietta dove si giustifica tutti e tutto, dove i più furbi e i più scaltri hanno sempre avuto ragione in questo paese dove la giustizia è latitante per certi personaggi, dove tutto è permesso in nome di una democrazia che non è mai esistita per la gente per bene.

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