C’è un’ipotesi inquietante sulle intenzioni del governo. Per far cassa si vuole colpire non solo le pensioni di reversibilità ma anche le successioni. Sulle pagine di Milano Finanza è rispuntata l’ipotesi di un giro di vite sulle tasse di successione. In particolare una riduzione della franchigia ( (il valore dei beni ereditati dal coniuge o dal figlio, entro il quale non si pagano imposte) da un milione di euro a 300-400mila euro. Poi un inasprimento delle aliquote fino a quattro punti percentuali.
La stangata è più pesante per le eredità sugli altri gradi di parentela, ad esempio tra fratelli e sorelle fino a un massimo del 15%. Il punto è che servono soldi per coprire buchi creati da previsioni troppo generose del governo Renzi e le entrate fiscali da beni patrimoniali danno un livello di certezza inferiore solo a quelle da pensioni. Da Palazzo Chigi sono arrivate smentite ufficiose ma nette e inequivocabili, ma è altrettanto vero che i numeri sono quelli e il governo ha urgente bisogno di fare cassa.
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