sabato 23 aprile 2016

C'è il documento finale e Renzi trema: i 56 che vogliono mandarlo a casa

Un documento fa tremare Renzi. Non sono le rilevazioni dei sondaggisti che pure non gli fanno dormire sonni tranquilli in queste settimane post referendum sulle trivelle. Ma un documento scritto e firmato con tanto di nomi e cognomi da cinquantasei costituzionalisti che bocciano la sua riforma della Costituzionale che liquidano da un punto di vista tecnico con parole che non lasciano spazio ai dubbi.  I nomi sono pesanti, tra loro ci sono quelli di Enzo Cheli, Valerio Onida, Ugo De Siervo, Gianmaria Flick, Gustavo Zagrebelsky, Lorenza Carlassarre, Antonio Baldassarre, Francesco Paolo Casavola, Andrea Manzella, Guido Neppi Modona, Luigi Mazzella, Paolo Maddalena
 Le critiche - „La riforma della Costituzione approvata dal Parlamento è "una potenziale fonte di nuove disfunzioni del sistema istituzionale e nell'appannamento di alcuni dei criteri portanti dell'impianto e dello spirito della Costituzione". I costituzionalisti si dicono "preoccupati" per il fatto che il testo della riforma, "ascritto ad una iniziativa del governo, si presenti ora come risultato raggiunto da una maggioranza - peraltro variabile e ondeggiante - prevalsa nel voto parlamentare ("abbiamo i numeri") anziché come frutto di un consenso maturato fra le forze politiche; e che ora addirittura la sua approvazione referendaria sia presentata agli elettori come decisione determinante ai fini della permanenza o meno in carica di un governo". Gli esperti ribadiscono come la riforma della Costituzione debba essere "patrimonio comune il più possibile condiviso, non espressione di un indirizzo di governo e risultato del prevalere contingente di alcune forze politiche su altre".  
- Nel merito, scrivono, l'obiettivo, "pur largamente condiviso e condivisibile", di un superamento del cosiddetto bicameralismo perfetto, è stato "perseguito in modo incoerente e sbagliato" perché il nuovo Senato risulta "estremamente indebolito, privo delle funzioni essenziali per realizzare un vero regionalismo cooperativo". Inoltre "l'assetto regionale della Repubblica uscirebbe da questa riforma fortemente indebolito attraverso un riparto di competenze che alle Regioni toglierebbe quasi ogni spazio di competenza legislativa". Non salvano proprio nulla della riforma. E se ci sono "anche previsioni normative che meritano di essere guardate con favore" come la restrizione del potere del governo di adottare decreti legge, e la contestuale previsione di tempi certi per il voto della Camera sui progetti del governo o la previsione della possibilità di sottoporre in via preventiva alla Corte costituzionale le leggi elettorali, "questi aspetti positivi non sono tali da compensare gli aspetti critici".

18 commenti:

  1. Insomma un "papogghio" teso soprattutto a rafforzare l'esecutivo e quindi a dar via libera ad una possibile dittatura, ciò che i Padri Costituenti avevano in ogni modo voluto impedire per sempre dopo l'esoperienza fascista. Speriamo bene...........ma in quanti capiranno l'insidia?

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    1. Spero che lo capiscano chi ha voce in capitolo....

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    2. Spero in tanti e chi ha voce in capitolo, se è intelligente dovrebbe capirlo.la fitta tura è ad un passo...e poi si fa come in Argentina. Iniziano a sparire gli oppositori. Attenti dunque !!! Questi sono criminalim

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  2. ....finalmente qualcosa sta succedendo....qualcuno si sta svegliando.....

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  3. sarebbe ora che i costituzionalisti si facessero venire fuori la voce, visto che fino ad oggi hanno fatto il gioco dei vari governi succeduti

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  4. Spero davvero che vada a casa!! Cazzarooooooooo!!!

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    1. NON DEVE ANDARE A CASA................DEVE ANDARE IN GALERA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    2. BRAVO!!..INTANTO ASPETTIAMO CHE SI CONFERMI ALTRIMENTI BECCHIAMO L ENNESIMA DELUSIONE IL SIGNORINO E SUPER PROTETTO MEGLIO i FATTI.

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  5. Spero davvero che vada a casa!! Cazzarooooooooo!!!

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  6. ma abbiamo presente la statura politica di chi a scritto la costituzione e ora paragoniamoli a Renzi e alla Boschi,io aspetto solo che qualcuno mi illumini.

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  7. una riforma costituzionale non può essere il frutto di una congiuntura politica, peraltro occasionalmente e malamente pervenuta.
    Note sono le vicende della precedente legge elettorale e come questa rappresentaza è stata eletta.
    Il prodotto non poteva essere altro che un meschino compromesso al ribasso, che viene gabellato come una grande riforma, mentre invece è il frutto amaro di una
    stagione SENZA IDEE E SENZA IDEALI E SENZA CULTURA E SENZA SAPERI, una cosa di una volgarità tale da essere
    anche un'offesa all'intelligenza di questo paese e alla SUA STORIA RECENTE E REMOTA.
    Una costituzione del 2016 dovrebbe porsi con estrema cura il problema della rappresentanza e della governabilità per impostarla alle forme di democrazia evoluta dell'era mediatica e della discussione ampiamente e fortemente partecipata.
    Nessuna idea viene fuori da quel testo, se non un misero continuismo conservatore per non dire restauratore, ammantati di nuove in maniera volgare stromabazzate con l'aiuto dei soliti servi della penna e dello schermo.
    Non sto a illustrare le mie idee, che ne ho, come tanti.Sarebbe esercizio di presunzione e in cio non voglio cadere, MA QUELLO CHE HO DETTO MI BASTA PER VOTARE MILLE VOLTE NO.
    Mi auguro solo che in questa congerie si apra un dibattito che faccia emergere con chiarezza cosa possa
    essere UNA VERA RIFORMA, DI CUI SI HA BISOGNO IN QUESTI TEMPI NUOVI.

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  8. Secondo me è molto di più del 56 percento sarà almeno il settanta.

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  9. Che L'onestà possa prevalere contro il male di questa classe politica che ha rovinato L'Italia, costringendo i Pensionati ad immigrare verso Nazioni che vedevano L'Italia come il paese delle meraviglie tipo L'ALBANIA-TUNISIA dove oggi il pensionato riesce a vivere una vita dignitosa.

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  10. questa gente è veramente pericolosa per la democrazia del Paese, sono seriamente preoccupato!

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  11. io non solo sono preoccupato ma mi fa schifo essere governato da questa gente, e secondo me lo dobbiamo dimostrare alle prossime votazioni. se no e finita x noi. e non x loro

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