Pochi giorni fa vi avevamo dato conto dell'ipotesi di introdurre il cosiddetto bollo auto progressivo. Una novità che per molti automobilisti si tradurrà in una clamorosa stangata: una tassa più cara per le macchine maggiormente inquinanti. L'ipotesi allo studio del ministero dello Sviluppo Economico di Carlo Calenda, già ventilata a giugno, prevede infatti di legare l'importo del balzello non alla potenza del motore ma al tasso di inquinamento. Ad essere più penalizzate, dunque, sarebbero le auto Euro 3, diffusissime e soprattutto diffuse tra chi non ha la liquidità per permettersi una nuova macchina. La tassa, dunque, andrebbe a massacrare chi dispone di minore liquidità.
E la conferma al fatto che quella del bollo progressivo sia molto più che una ipotesi arriva da Laura Puppato, senatrice Pd e componente della Commissione ambiente del Senato: "Questa ipotesi - ha spiegato alla AdnKronos - rientra in una prima fase di avvio di un tipo di valutazione economica basata non sono sul Pil, ma anche sulla sostenibilità e sulla giustizia ambientale. Il 2017 è stato il primo anno in cui alcuni indicatori del Benessere Equo e Sostenibile sono entrati nella manovra finanziaria". Secondo la Puppato, si tratta di un approccio "rivoluzionario". E ancora, aggiunge che l'iniziativa rientra nel tentativo di sensibilizzare la società al tema della sostenibilità ambientale: "La speranza è che questa iniziativa possa essere inserita nella Legge di Bilancio 2018", conclude. Speranza sua, di certo non di chi ha un'Euro 3 e non ha i soldi per cambiare vettura.
Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/13228687/bollo-auto-progressivo-laura-puppato-legge-bilancio-2018.html
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