mercoledì 25 maggio 2016

Fannulloni, arriva la legge Statali licenziabili in 48 ore

Roma - Sta per vedere la luce, in concreto, l'ormai celeberrima «Riforma Madia» della pubblica amministrazione. Dal nome del ministro delegato dal governo a dare un volto nuovo e un corpo più agile al grande carrozzone dell'amministrazione statale. Ieri, in occasione della visita ai padiglioni del Forum della Pubblica amministrazione in corso al Palazzo dei Congressi di Roma, Marianna Madia ha annunciato che entro i primi di giugno verranno firmati i primi tre decreti attuativi che renderanno operative tre funzioni fondamentali di questa riforma: dalla Scia (la segnalazione certificata di inizio attività) alla conferenza dei servizi, fino al delicato nodo dei licenziamenti. Una svolta epocale, se si pensa al fatto che la Scia (che sostituisce la vecchia Dia) nasce come strumento per facilitare l'apertura di attività imprenditoriali e commerciali, obbligando l'amministrazione pubblica a una rapida visione e controllo e accettazione. Stesso discorso poi per il decreto che va a colpire i cosiddetti «furbetti del cartellino». Il decreto insomma che ipotizza licenziamenti (anche entro le 48 ore se il dipendente viene colto in fragrante a timbrare il cartellino senza poi entrare realmente in ufficio) e provvedimenti anche di natura penale per chi si assenta in maniera immotivata dal lavoro e per chi omette un adeguato controllo contro il fenomeno.
Questo annuncio arriva a pochi giorni di distanza dall'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto sulla trasparenza degli atti amministrativi, il cosiddetto Foia (acronimo del nome inglese Freedom of information act). Su spinta, piuttosto pressante, dell'Unione Europea anche l'Italia si è quindi adeguata a un sistema di maggiore trasparenza. Con questo decreto l'Italia adotta una legislazione che dà ai cittadini pieno di diritto di accesso a dati e documenti in possesso della pubblica amministrazione, anche senza un interesse diretto.
«Nel dibattito di questi mesi - spiega la Madia - mi ero impegnata affinché venissero recepite le condizioni espresse nei pareri delle commissioni parlamentari: chiedere un documento sarà gratuito; un'amministrazione che rifiuta il rilascio di un documento dovrà motivarlo in maniera chiara. Contro il rifiuto dell'Amministrazione il cittadino può comunque appellarsi al Tar.
La Madia prevede inoltre che entro la fine di luglio verranno approvati i restanti decreti attuativi che completano il pacchetto, e che sono ora all'esame delle commissioni parlamentari.


1 commento:

  1. sbagliato, chi conosce meglio la macchina burocratica di uno che ci lavora? Se lo cacci perchè era a bere il caffè devi cacciare tutti e la macchina che già funziona male finisce coll'incepparsi del tutto,sarebbe la fine di tutto ......magari il governo vuole questo ma è sbagliatissimo a.che perchè se cacci qualcuno non lo puoi sostituire visto li blocco del turn over.

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