martedì 19 luglio 2016

Fantastico! Da Roma una notizia senza precedenti. Il reddito di cittadinanza potrebbe presto essere realtà.

Il piano del governo Raggi è su base biennale e dipenderà dalle casse del Campidoglio. De Vito: 300 euro al mese per cinquantamila romani oppure la stessa cifra ma estesa a 250.000 persone di famiglie in difficoltà.


Parte il progetto per il reddito comunale di cittadinanza. Il piano del governo Raggi è su base biennale e ovviamente è legato allo stato delle casse del Campidoglio. Già oggi l’incontro con il ex-commissario Francesco Paolo Tronca darà un quadro della situazione economica generale. Ma l’idea è quella di portare a regime il reddito di cittadinanza in due anni di amministrazione virtuosa. Già in Campidoglio gli assessorati competenti stanno facendo i primi calcoli, sono stati elaborati addirittura due piani di intervento per un doppio bacino di fruitori. Il primo è quello più stretto, forse con più garanzie di attuazione a medio termine: riguarda i 50mila romani che, per motivi di particolare indigenza o difficoltà economica, a fine 2018 avranno diritto all’assegno in base alle graduatorie, e prevede 300 euro al mese per dodici mesi, cioè 3600 euro all’anno per un totale di 180 milioni di intervento.


Il secondo ha invece un respiro più ampio, collegato ai margini del piano di rientro graduale dal debito del Comune: stesso quantitativo di euro mese/anno, 300, ma base quintuplicata, cioè le 250 mila famiglie romane con i requisiti per ottenere l’assegno dal Campidoglio, per un totale di 900 milioni di euro di intervento. Ovviamente si tratterebbe di una svolta, annunciata sì nel format di programma elettorale del Movimento 5 Stelle e già portata avanti in città cinquestelle come Livorno e Pomezia. Ma a cifre dieci volte inferiori rispetto a Roma, sia nel particolare che nel quadro generale: 300 euro al mese nella Capitale, 30 al mese nelle altre due città che hanno già messo in pratica il reddito di cittadinanza.
«È una cosa prevista nel programma del Movimento 5 stelle, è chiaro deve essere poi valutata alla luce della situazione finanziati del comune, tenendo conto dei risparmi di spesa che si faranno via via, dell’aumento di alcune entrate che dovranno essere fatto - ha detto ieri il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito -. Compatibilmente con questo si può ipotizzare. Alcuni comuni lo hanno adottato, come Pomezia e Livorno. Presumo che non sia una cosa che possa essere fatta in tempi molto rapidi, man mano che si rimettono a posto i conti del comune si può pensare al reddito comunale di cittadinanza». Su modello già adottato in varie parti d’Europa, in accompagno all’assegno il Campidoglio potrebbe pure creare due supporti da fornire a chi ha bisogno: una social card comunale, per situazioni di indigenza difficilmente recuperabile, e una social card disoccupati destinata a chi vive una difficoltà temporanea collegata alla mancanza di lavoro.


fonte: http://roma.corriere.it/notizie/politica/16_luglio_19/reddito-cittadinanza-progetto-due-ipotesi-vaglio-m5s-39c04390-4d2a-11e6-b4d6-1a2d124027e8.shtml

7 commenti:

  1. Se i cittadini di Roma avranno il reddito di cittadinanza e l'abolizione di equitalia lo vorranno pure gli altri comuni d'Italia....e allora vincerà la vostra coerenza e onestà.

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  2. si ma se votano il Pd se le possono scorda' i cittadini

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  3. FORSE IL CITTADINO VUOLE SAPERE COME AIUTARVI E AIUTARSI, COME BISOGNA FARE O AVERE UN MINIMO DI DIALOGO???

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  4. era scritto sul programma scritto dai romani?

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    1. no è scritto sul programma del 5 Stelle ...quello che puntualmente il pd \ pdl \ sel \ lega bocciano .... se chi non è di Roma vuole il reddito di cittadinanza ( esistente in tutta europa ) basta che voti chi glie lo può far avere ... semplice

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  5. E' importante dare una mano e aiutarsi a vicenda. Nel mio piccolo la faccio su facebook, anche per esigenze di salute e di fitness senza trarne guadagno se non la soddisfazione di essere utile mettendo a disposizione la mia trascorsa professionalità. Non si tratta di togliere lavoro agli altri spiattellando saperi professionali. Si tratta semplicemente di politiche sociali dove ciascuno di noi aiuta il prossimo ad essere migliore ricevendo dagli altri altrettante esperienze che possa aiutalo, a sua volta, crescere personalmente in una situazione psicofisica costruttiva comune. Appunto comune come la Raggi sta facendo.

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  6. Non ci sono parole sei grande Raggi, il popolo Romano e con te auguri

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