Forse, spiega, “i cittadini non sanno è che il mancato rilascio dell’iscrizione anagrafica non impedisce agli immigrati di ricevere i servizi essenziali: servizio sanitario nazionale, scuola per i figli, accesso al lavoro se dopo sessanta giorni dalla presentazione della domanda di asilo la pratica non si è esaurita”. Il vero dramma è un altro: “Su 40mila persone che negli ultimi anni si son viste riconoscere il diritto di asilo, solo 3200 hanno trovato un lavoro“.
E Luigi Di Maio che inizilamente ha sposato la linea dura del ministro dell’Interno, ora ha cambiato idea visto che “insieme con il premier Conte si è detto disponibile ad ospitare donne e bambini a bordo della Sea Watch”, “scontrandosi duramente con Salvini, ma coprendosi con la sinistra interna. Noi italiani abbiamo il cuore grande, ma poi saranno gli uomini a raggiungere le loro donne in Italia (e questo sarebbe un precedente scivoloso) o le donne a raggiungere gli uomini chissà dove?”.
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