martedì 25 settembre 2018

“Bandiera inglese e la base a Malta: cosa volete da noi?” Aquarius, è doppia sfanculata: così Salvini e Toninelli mandano a stendere la nave pirata ed il suo carico di nuovi schiavi



Dopo Libia, Malta, e Tunisia, ora anche l’Italia scarica Aquarius: “L’Ong Aquarius è stata coordinata dalla Guardia Costiera libica in area di loro responsabilità. La nave è ora in acque maltesi e batte bandiera di Gibilterra. A questo punto il Regno Unito si assuma le sue responsabilità per la salvaguardia dei naufraghi”. Così su Twitter il ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, riferendosi alla nave della Ong SOS Méditerranée che venerdì ha soccorso 141 migranti, e che è ancora in cerca di un porto sicuro.


Danilo Toninelli
✔@DaniloToninelli
L’Ong  è stata coordinata dalla Guardia Costiera libica in area di loro responsabilità. La nave è ora in acque maltesi e batte bandiera di Gibilterra. A questo punto il Regno Unito si assuma le sue responsabilità per la salvaguardia dei naufraghi.
A fargli eco, poco dopo, è arrivato anche Matteo Salvini, sempre via social: “Nave ong Aquarius con altri 141 immigrati a bordo: proprietà tedesca, noleggiata da Ong francese, equipaggio straniero, in acque maltesi, battente bandiera di Gibilterra. Può andare dove vuole, non in Italia! Stop trafficanti di esseri umani e complici, #portichiusi e #cuoriaperti”.
Matteo Salvini
✔@matteosalvinimi
Nave ONG Aquarius con altri 141 immigrati a bordo: proprietà tedesca, noleggiata da Ong francese, equipaggio straniero, in acque maltesi, battente bandiera di Gibilterra.
Può andare dove vuole, non in Italia!
STOP trafficanti di esseri umani e complici, e 

Intanto la Ong Sos Mediterranée, dopo aver ufficializzato i rifiuti ricevuti dalle autorità marittime maltesi e italiane, fa sapere che la nave resta “in stand-by esattamente tra Malta e Italia e attende che le sia assegnato un porto sicuro”. E lancia un appello ai paesi europei per voce della sua presidente, Sophiea Beau: “Chiediamo loro di assumersi le loro responsabilità per trovare un porto sicuro nel Mediterraneo”

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