martedì 23 gennaio 2018

La casta che pippa cocaina. Inchiesta-bomba, 16 arresti: chi finisce nei guai / Guarda

Un'ampia operazione antidroga, condotta dalla Polizia di Stato, che ha eseguito 16 ordinanze di custodia cautelare a Palermo. Ultimo atto di un'indagine iniziata nel 2012 e che ha consentito di scoprire due distinti gruppi criminali che si rifornivano di grossi quantitativi di cocaina che proveniva principalmente da Campania e Calabria. Polverina bianca spacciata nel contesto di una sorta di patto tra mafia e camorra e destinata ad insospettabili clienti vip.
Già, perché si è scoperto che alcune richieste di "rifornimento" sarebbero partite anche da un telefono intestato alla Corte dei Conti, la sede dei giudici contabili, mentre altre ancora da un apparecchio della Regione siciliana. Un'inchiesta che, dunque, potrebbe avere sviluppo molto pesanti.
Per quel che riguarda il lavoro delle forze dell'ordine, si è appreso che uno dei gruppi criminali coinvolti è costituito da mafiosi riconducibili al mandamento di "Porta Nuova": la prova del fatto che la Cosa Nostra palermitana, grazie al business della droga, sia oggi ancora in affari con la camorra napoletana.
In totale, nell'ambito di questa indagine, gli agenti hanno arrestato diversi corrieri della droga e un carico di oltre 70 chili di hashish, 7,5 chili di cocaina, 14 chili di marijuana, 1,5 chili di eroina e, circa, 100mila euro in contanti.

Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12311409/palermo-cocaina-16-arresti-mafia-camorra-telefonate-corte-dei-conti-regione-siciliana.html

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