martedì 8 agosto 2017

L'amico della Boldrini che vedete in foto è stato intercettato. Guardate cosa hanno scoperto..

Fausto Biloslavo: ‘Nelle chat segrete delle Ong il prete amico della Boldrini’

Scrive Fausto Biloslavo su Il Giornale:
“Una chat, parallela ai soccorsi ufficiali, fra le navi delle Ong di fronte alla Libia. Un prete molto noto, che segnala nella chat dove andare a prendere i barconi e viene accolto con tutti gli onori alla Camera dalla presidente Laura Boldrini.
E una rete pro «invasione» finanziata pure dall’Arci, che si scaglia contro le autorità italiane che vogliono vederci chiaro sul ruolo delle organizzazioni umanitarie negli arrivi dalla Libia.
Dall’inchiesta di Trapani sulla Ong tedesca Jugend Rettet stanno saltando fuori piste interessanti ancora tutte da chiarire. Le intercettazioni che hanno portato al sequestro di nave Iuventa, che si faceva portare i migranti sotto bordo dai trafficanti, hanno svelato l’esistenza di una chat parallela ai canali ufficiali di soccorso fra i responsabili delle navi delle Ong di fronte alla Libia. E nella chat arrivano i messaggi di padre Mussie Zerai, che avrebbero indicato i barconi pieni di migranti da recuperare. Il prete cattolico è considerato un’icona buonista dell’immigrazione, ma in realtà potrebbe nascondere interessi politici o altro. Gli inquirenti non parlano di casi singoli per evitare di rivelare attorno a chi stanno stringendo il cerchio, ma la Marina militare aveva più volte segnalato il ruolo ambiguo di personaggi come Zerai. «Il sospetto è che pure gente con l’abito talare non si prodigasse solo per fini caritatevoli – ha rivelato una fonte de il Giornale – Ci chiamavano segnalando l’arrivo dei barconi sottolineando che stavano registrando la telefonata. Una specie di ricatto».
Le intercettazioni di due responsabili della sicurezza di nave Vos Hestia dell’ong Save the children aprono un altro capitolo del caso. «C’era una community, una chat, una cosa del genere… so che arrivava sul telefono dei team leader di Save the Children» e di altre Ong al largo della Libia dice uno degli intercettati riportato dal quotidiano la Repubblica. Un canale via Whatsapp parallelo a quello di soccorso ufficiale della Guardia costiera. Ed ogni volta, si verificava «la stranezza del fatto che noi ci recavamo sul posto e trovavamo il gommone». Le Ong ammettono l’esistenza della chat parallela, ma mettono le mani avanti sostenendo che i messaggi non sono mia giunti dalla Libia.
Le segnalazioni, come dicono gli intercettati, arrivano anche da padre Zerai. Nel 2013 era stato accolto con tutti gli onori alla Camera dalla presidente Boldrini. L’eritreo giunto in Italia nel 1992, a soli 17 anni, ha ottenuto asilo politico e studiato prima a Piacenza e poi all’università Pontificia diventando sacerdote nel 2010. I suoi fan lo hanno addirittura candidato al Nobel per la pace. Zerai si crede Mosè. A tal punto che ha intitolato un suo libro autobiografico Padre Mosè – Nel viaggio della disperazione il suo numero di telefono è l’ultima speranza. Don Zerai si vanta di aiutare i migranti a sbarcare in Italia da 15 anni. Non è un caso che il Vaticano abbia deciso di trasferirlo da Roma alla parrocchia svizzera di Friburgo.”

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6 commenti:

  1. questa da i nostri soldi a extra comunitari lei lavorava in afrika prima di essere nominata presidente della Camera e molto pericolosa a mio avviso sta trafugando il nostri beni dell'italia ?

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  2. AMAZZATELA ,QUESTA PUTTANA!!!!!!!!!!!

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  3. Troppi troppi traditori ha il popolo Iteliano.

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  4. Pensavate seriamente che fosse stata messa li per il suo faccino?!? Allora guardate chi ha dietro di lei e il perché è stata messa lì!

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  5. ma no se si ammazza muore ed'e finita bisogna chiuderla a pane e acqua e lasciarla morire molto lentamente a questa troia......

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