domenica 23 dicembre 2018

C’E’ DI NUOVO PUZZA DI GOLPE NELL’ARIA! DOPO MONTI, PROVANO A RIFILARCI MARIO DRAGHI, DA 20 ANNI UOMO DI FIDUCIA DI GOLDMAN SACHS

Marco Antonellis per Dagospia
Mario Monti ha almeno il merito di dirlo senza mezzi termini, senza falsa ipocrisia: “Se mai si riuscirà ad evitare l’esercizio provvisorio”. Perché è proprio questo in realtà il whishful thinking di buona parte dell’establishment nostrano: fare in modo che la legge di bilancio non arrivi a destinazione, non sia approvata entro il 31 dicembre per poi avere la scusa buona (Mattarella a quel punto difficilmente potrebbe trovare argomenti tanto solidi per continuare ad essere l’angelo custode – come dice Di Maio – del Governo Conte) per mandare a casa leghisti e pentastellati dalla stanza dei bottoni.
D’altra parte chi ha avuto modo di parlare con il Capo dello Stato in queste ultime ore (si trova a Palermo ed è in continuo contatto con Roma) non ha potuto far altro che registrarne lo “stupore” e lo “sconcerto” per quanto accaduto nelle ultime ore. Il tutto, sia detto per inciso, da parte di un uomo che in tutta la sua lunga carriera politica è sempre stato un convinto parlamentarista.
Per questo erano in molti ieri tra i leghisti e i pentastellati in Transatlantico a chiedersi se per caso dietro gli ennesimi “ritardi” e le sempreverdi “manine” non si celasse in realtà una vera e propria strategia per giungere all’esercizio provvisorio e quindi far cadere il governo con sommo gaudio dell’establishment europeo e nostrano che a quel punto, per risistemare i conti, avrebbe buon gioco a far sedere sulla poltrona di Palazzo Chigi quel Mario Draghi che già sembra voler lanciare il guanto di sfida con quel suo volo in economy, roba da “banchiere del popolo” fanno notare a mezza bocca i 5Stelle.
“C’è chi vuole renderci la vita difficile, azzopparci in vista delle prossime elezioni europee e magari sperare nell’esercizio provvisorio per far saltare il banco”. Si vedrà. Di sicuro però Mario Draghi è popolarissimo tra gli italiani e come già Dagoanticipato è ai vertici di gradimento dei sondaggi: secondo un recente sondaggio Gpf il 30% degli italiani lo vorrebbe prossimo Presidente del Consiglio, molto più di Matteo Salvini (24%) e Luigi Di Maio (22,5%).

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