mercoledì 21 marzo 2018

Clamoroso:la stampa estera umilia quella italiana per difendere la Raggi da tutto il fango ricevuto

Virginia, un femminicidio mediatico

Premessa: 1) non ho mai votato per il Movimento 5 Stelle; 2) non ho mai incontrato Virginia Raggi e, perciò, non mi permetto di giudicarla; 3) non entrerò nel merito delle questioni romane (la pesante eredità del passato, i pasticci nel formare la giunta, gli scontri fra il sindaco e i suoi colleghi di partito) che non mi sono del tutto chiare e, comunque, meriterebbero un’analisi seria e approfondita.
Però…
…però sento l’obbligo – sì, l’obbligo – di spendere qualche parola per quanto è avvenuto e sta avvenendo, dal 20 giugno 2016 (giorno dell’elezione), nella vita della trentottenne che guida dal Campidoglio la città caput mundi (prima donna in 2.769 anni di Storia).
Partiamo dall’inizio.
La sua vittoria non ha suscitato il benchè minimo entusiasmo tra le numerose aggregazioni femminili italiane, di solito orgogliosamente velocissime nel sottolineare i successi di signore e signorine.
Anzi…
Riporto quanto ho scritto proprio qui dopo il voto: “L’appartenenza grillina ha oscurato l’appartenenza di genere, diciamolo (…) Perfino fra le militanti di molte associazioni femminili. Da cui è arrivato un fragoroso silenzio o, tutt’ al più, qualche cigliosa presa d’atto, giungendo  addirittura a sottolineare maliziosamente le differenze fra Chiara Appendino (che a Torino ha sbaragliato il sindaco uscente, Pietro Fassino) e la Raggi in termini di obbedienza al Movimento 5 stelle. Di più. Si è rimproverato a entrambe di non aver usato il sostantivo sindaca al posto di sindaco… Nessuna, insomma, ha stappato entusiasticamente bottiglie di champagne nella trincea rosa del Paese. E sul fronte maschile come è andata? Peggio mi sento (a cominciare dal marito della Raggi, che proprio la sera dell’elezione, con una lettera aperta diffusa via Twitter, ha messo in piazza la crisi del loro matrimonio; ed è stato bacchettato su l’Espresso). Come ha raccontato Nadia Somma, di Demetra donne in aiuto, Chiara e Virginia sono state trattate alle stregua di due fenomeni da baraccone, scatenando uno “stupidario”: “Riferimenti all’abbigliamento e all’avvenenza, linguaggio informale (per molti giornalisti e giornaliste sono “le ragazze” e  Raggi è “a moretta”) o smaccatamente sessista (bambola, bambolina, fatina). Alcuni articoli sono irritanti altri involontariamente comici”. E giù con una serie di citazioni. Ben visivamente riassunte, peraltro, nel tweet di Tania Marocchi, dell’European Policy Centre, che offre un eccellente colpo d’occhio sui titoli dei quotidiani italiani: da “Roma in bambola” (Il Tempo) a “Ma saranno capaci?” (Libero)”.
Questo, appunto, all’inizio.
Dopo, tra luglio, agosto e settembre, è andata ancor peggio.
Decisamente peggio.
Senza – lo ripeto – entrare nel merito delle complesse vicende politiche, annoto che Virginia è stata costantemente sbattuta in prima pagina.
È stata sottoposta, cioè, al trattamento che (in un tempo per fortuna lontano) si riservava ai mostri della cronaca condannandoli prima dei processi.
Non basta.
In poche settimane ha avuto da parte dei telegiornali più minutaggio di quanto il Movimento 5 Stelle abbia collezionato negli ultimi due anni.
E il culmine è stato raggiunto domenica 11 settembre.
Quel giorno, infatti, tutti i più importanti quotidiani italiani, i notiziari televisivi e radiofonici hanno utilizzato un banale articoletto sul maltempo dell’Osservatore romano, il quotidiano del Vaticano, elevandolo al rango di presa di posizione della Santa Sede contro l’operato della Raggi.
Una balla spaziale.
Tanto che, letti i giornali, l’autorevole Monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, si è affrettato a smentire.
Qualcuno ha forse detto o scritto “Abbiamo sbagliato”?
Qualcuno per caso ha chiesto scusa al Vaticano e al Campidoglio?
Nisba.
Solo Marco Travaglio, su il Fatto Quotidiano e, poi, in tv, ospite di Lilli Gruber aOtto e mezzo, ha parlato chiaro, anzi chiarissimo, raccontando, dati alla mano, come la stampa abbia gonfiato il… nulla e insabbiato, il giorno dopo, le parole di Becciu.
Capito?
Mica è finita.
Alla ricerca di non si sa bene che cosa, le troupe televisive hanno assediato l’abitazione privata di Virginia come non si è mai visto fare, nella lunga storia della Repubblica, con qualsivoglia politico.
E, tuttavia, esclusa la diretta interessata, nessuno ha fiatato.
Mentre, per dire, è bastata una vignetta sul ministro Maria Elena Boschi per scatenare il pandemonio e financo lo sdegno di chi, paladino “Senza se e senza ma” della satira, proclamava “Je suis Charlie”.
Ecco, concludo.
Scommetto che se al posto della Raggi ci fosse qualcun'altra e subisse lo stesso trattamento si urlerebbe al femminicidio mediatico.
Invece qui – a parte Travaglio – stanno tutti zitti.
E, quel che è peggio, tutte zitte…

Fonte: http://www.tvsvizzera.it/radio-monteceneri/Hypercorsivi/Virginia-un-femminicidio-mediatico-8041420.htmlb

9 commenti:

  1. Hanno fatto di tutto per infangare la Raggi con prove assurde e riprese TV di spazzatura di altri tempi il popolo li ripagati con lo stesso fango.

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    1. Non preoccupatevi, che il popolo silenzioso MEMORIZZA TUTTO e a quei denigratori verrà presentato il conto al momento opportuno, FORZA VIRGINIA SEI TUTTI NOI.

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  2. Mi torna alla mente, la Santa Inquisizione... Sono convinto che quando, questa, stabiliva che una "strega" dovesse essere condannata,veniva già apprestato il rogo, ancor prima che avesse inizio la celebrazione del processo... Così è stato per la Raggi: si è scatenata una campagna denigratoria, che nulla aveva a che vedere con dei giudizi obiettivi. D'altronde, coloro che "spruzzavano fango", altro non erano, se non dei luridi detrattori!

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  3. CHE IL TUO PIANTO SIA UNO SFOGO DI FELICITA' PER TUTTO QUELLO CHE TI E' STATO FATTO, QUELLI CHE HANNO VOTATO PER IL M5S SANNO COSA HAI SUBITO PER ROMA MA SOPRATUTTO QUANTI INTOPPI HAI DOVUTO RISOLVERE E CHE STAI SISTEMANDO. GRAZIE VIRGINIA RAGGI NOSTRA SINDACA DI ROMA CAPITALE,""ALLA FINE ARRIVA LA GIUSTIZIA""

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  4. Virginia ho amici a roma e è anche la loro voce che ascolto, loro sanno che qualcosa sta cambiando lo sentono, sono operai impiegati delle 5 di mattina, persone, popolo, loro ti amano e capiscono che se c'è una speranza per il popolo italiano allora quella sono le persone come te!
    Io abito al nord ne sento tante...ma passo le giornate a schivare buche dove ci si può parcheggiare dentro, leggo di aziende locali e porcate di mafia, ma non leggo mai, ahime, di qualcosa di buono fatto dal sindaco e allora sogno un paese con una Virginia Raggi a capo di ogni paese ogni citta!
    P.S. Sei anche gnocca eheh ;)

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  5. Grazie Virginia...io sono con te...come donna...come infermiera...ogni giorno è una battaglia in un sistema difficilissimo da comprendere ed accettare cercando di onorare la mia amata professione...ma siamo forti ed intelligentemente amorevoli...un abbraccio Francesca dal Friuli Venezia Giulia

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  6. VIRGINIA RAGGI
    IMPERATRICE FI ROMA!

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  7. LE DONNE CON LE PALLE IN ITALIA NON HANNO VITA FACILE, SPECIE SE COLONIZZATRICI...a conferma che siamo un popolo che ne ha di lavoro da fare nella scala evolutiva.....
    Faccio parte di coloro che hanno difeso ed esaltato Virginia Raggi sin da quando si è candidata a Roma, e i risultati che sta ottenendo e otterrà confermano che la Raggi è solo degna di rispetto e ammirazione.Il popolo delle femministe, dei politicanti di 3° ordine,dei giornalisti e opinionisti squallidi, dei canali televisivi di regime, sono la parte stagnante di questo Paese, che meriterebbe ben altra considerazione nel mondo...e questo non avviene per COLPA LORO !

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  8. io parlo fuori dal coro. e' IL Movimento, il suo gruppo legale, pieno di certo di avvocati, che deve iniziare a difendere sia a Raggi che Di Maio. Se fosse un altro partito ci sarebbero fascicoli di querele, denunce , esposti e via dicendo contro chiunque si permettesse un tale attacco mediatico. M5S invece tace, assorbe tutto, forse è arrivato il momento di farsi rispettare. Alla grande anche, perchè sono stufa di aprire un qualsiasi canale tv e veder insultare apertamente Di Maio senza che nessuno reagisca. E' ora di finirla, M5S, GLI AVVOCATI LI AVETE, FATELI LAVORARE.

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