lunedì 28 gennaio 2019

Bonino che figura da cialtrona! Per vincere il congresso pagato viaggio e albergo ai vecchietti che neppure sapevano cosa avrebbero dovuto fare

“È stato fantastico: mi hanno pagato pullman, vitto e alloggio per andare a votare a Milano. Mi dispiace, non mi ricordo bene il nome che mi hanno detto di votare…”
A parlare a TPI.it è il signor G. (metteremo solo le sue iniziali per tutelarlo), 65 anni, che dal Cilento è stato portato a votare per il Congresso di +Europa tenutosi a Milano il 25, 26 e 27 gennaio.
È arrivato in pullman, insieme a altre 100 persone solo dal suo paese. Il voto non è stato esattamente consapevole. Anzi, G. non ricorda neanche i nomi dei candidati presenti nelle liste e dice: “Mi sono iscritto pochi giorni fa” perché “me l’hanno chiesto e mi hanno suggerito chi andare a votare”.
Quando gli chiediamo perché abbia accettato, risponde: “Non ho mai la possibilità di fare questi viaggi, con pullman e albergo pagati, mi sono divertito. Spero che la prossima volta mi diano anche i soldi!”.

Il cittadino campano è solo una delle persone arrivate in pullman al primo grande congresso del partito +Europa, che doveva trasformarsi a Milano da cartello elettorale a soggetto politico.
Le accuse di attivisti, testimoni oculari e iscritti al partito (molto delusi dagli eventi) sono rivolte a “Centro Democratico”, il partito di Bruno Tabacci, per aver organizzato pullman di “truppe cammellate“, cioè autobus dal sud Italia di persone andate a Milano per votare in cambio di viaggio, vitto e alloggio pagati.
Il segretario Benedetto Della Vedova dice di non essere a conoscenza dell’accaduto e dichiara a TPI: “Non credo sia possibile che delle persone nel 2019 votino senza conoscere i candidati, o si vengano a fare una gita a Milano. Non penso che poche centinaia di voti abbiano potuto cambiare il corso delle elezioni. Non penso, ma se proprio è successo, si è trattato comunque di un caso marginale. Verificheremo il tutto”.

+Europa è la lista europeista lanciata nel febbraio 2017 e che, non riuscendo a candidarsi alle politiche per mancanza di firme, ha dovuto chiedere appoggio a “Centro Democratico” di Tabacci.
Un partito in cui a metterci la faccia sono personalità di spicco: dalla senatrice Emma Bonino, al sostegno di Enrico Letta, ai fondatori provenienti dai Radicali come Riccardo Magi e Antonella Soldo. Leggendo le frasi del suo statuto costitutivo, è un partito che promuove trasparenza e valori di impegno politico.
Durante questo Congresso si sono palesati tre schieramenti, tre poli: quello del Centro Democratico con Della Vedova, quello dei Radicali con Marco Cappato e quello di Alessandro Fusacchia.
A guadagnarsi la nomina a segretario è stato Benedetto Della Vedova, un uomo politico che in passato ha fatto parte di Forza Italia, di Futuro e Libertà (il partito di Fini) e anche di Scelta Civica.
A uscire vincitore da questo congresso è proprio colui che aveva messo a disposizione il simbolo di Centro Democratico per ospitare i candidati della lista di Emma Bonino, Bruno Tabacci: la sua lista ha ottenuto il  33,78 per cento delle preferenze, contro il 14,98 di LSD (Libertà, Stato di diritto, Democrazia), la lista di Marco Cappato sostenuta dai Radicali.
La senatrice Emma Bonino, raggiunta telefonicamente da TPI, ha preferito non commentare l’accaduto.
Daniele, iscritto a +Europa della prima ora, ha detto a TPI.it : “La vittoria di Tabacci è stata probabilmente favorita dall’arrivo di gruppi di persone portate a Milano per votare in massa”.
“Durante il congresso abbiamo sentito delle voci contro Tabacci, qualcuno diceva: ‘Hai portato i pullman!’”. A raccontarlo sono Laura e Federica, due ragazze che non avevano fatto in tempo ad iscriversi entro il 18 gennaio, ma che trovandosi a Milano ed essendo interessate alle attività di +Europa, si sono comunque recate al Congresso.
A queste voci il centrista Tabacci ha risposto dal palco del Congresso, come si può vedere anche dallo streaming dell’evento: “Che banalità ridicola, si fa una polemica sui mezzi di trasporto? I 5 mila iscritti non sono numeri, ma persone, rispettiamoli. L’iscritto non deve essere un militante a tempo pieno, non si facciano illazioni”.
Anche Michele Boldrin, economista che si era schierato con Cappato, sostiene che Tabacci abbia vinto grazie i pullman: “Della Vedova deve cominciare a vergognarsi”, ha scritto su Twitter
La polemica non è tanto sui mezzi di trasporto, ma sul fatto che i passeggeri all’interno siano diventati una squadra di votanti inconsapevoli.
Chi c’era dietro l’organizzazione di questi pullman? Secondo le indiscrezioni di testimoni oculari presenti a Milano “ci sono stati quattro livelli di contatti: l’Assessore regionale Chiara Marciano, il coordinatore regionale del Centro Democratico di Salerno, Giovanni D’Avenia e il collaboratore, sempre di Salerno, Piercamillo Falasca”.
Giorgio è un sostenitore di Cappato e ha spiegato a TPI: “Le truppe cammellate avevano uno scopo: votare Benedetto Della Vedova segretario, e le liste di Tabacci e Italia Europea con capolista Piercamillo Falasca, fedelissimo di Della Vedova”.
Non c’è un rapporto causa effetto diretto, ma tutte queste persone nominate, sono poi state effettivamente elette al Congresso.
I passeggeri dei pullman sentiti da TPI si ricordano come referenti due persone: Luigi Scaglione e Fabrizio Ferrandelli.
Ferrandelli, Deputato regionale all’Assemblea regionale siciliana dal 2012 al 2015 con il Partito Democratico, e poi candidato sindaco a Palermo con la coalizione di centrodestra, avrebbe portato 200 persone dalla Sicilia.

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