Sondaggi: vi mostriamo questi dati davvero incredibili, che in particolar modo rilanciano il M5S oltre il 30% . Ecco di seguito i numeri rilanciati da Forexinfo.it :
Sondaggi politici elettorali: secondo una rilevazione effettuata dall’istituto Tecnè il Movimento 5 Stelle sarebbe in netto vantaggio rispetto agli altri. Ecco perché può vincere.
Sondaggi politici elettorali: il Movimento 5 Stelle sarebbe sempre più il primo partito in Italia ben oltre il 30%, grande crescita anche del Partito Democratico mentre perderebbero consensi tutti i partiti di centrodestra.
Questa è la fotografia fornita dal sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto Tecnè per la trasmissione Porta a Porta condotta da Bruno Vespa, che fornisce molti interessanti spunti alla vigilia della presentazione del testo base riguardante la nuova legge elettorale.
Il paese è sempre più spaccato in tre blocchi, ma i rapporti di forza stanno mutando in maniera ben precisa nelle ultime settimane, con le prossime elezioni che si preannunciano essere le più equilibrate e indecise di sempre.
Nonostante un grande recupero da parte del Partito Democratico, il sondaggio ci consegna un Movimento 5 Stelle che rimane il grande favorito e, se riuscirà a strappare una legge elettorale non penalizzante, potrebbe riuscire nell’impresa di governare il paese nella prossima legislatura.
Sondaggi politici elettorali: M5S primo partito
Il sondaggio politico elettorale realizzato dall’istituto Tecnè evidenzia come il Movimento 5 Stelle sia al momento per distacco il primo partito del paese. Dato questo su cui convergono anche le altre indagini compiute nei giorni scorsi.
I pentastellati sembrerebbero trarre giovamento dal momento di appannamento del centrodestra, dove Silvio Berlusconi è silenzioso da settimane mentre Matteo Salvini potrebbe aver risentito della sconfitta della Le Pen al ballottaggio francese.
Fatto sta che il Movimento 5 Stelle ormai ha cristallizzato un imponente zoccolo duro di sostenitori, riuscendo anche a rosicchiare continuamente voti sia al centrodestra sia alla grande fetta elettorale degli indecisi.
I grillini però devono fare i conti con un Partito Democratico che viene dato in grande crescita, con il sondaggio realizzato da Tecnè che evidenzierebbe un balzo di due punti percentuali rispetto la scorsa rilevazione.
Tutti i partiti minori invece sembrerebbero essere in difficoltà, con Alternativa Popolare e Movimento Democratici e Progressisti che rischierebbero seriamente di rimanere fuori dalla composizione del prossimo Parlamento.
Vediamo allora le percentuali assegnate a ciascun partito dal sondaggio politico elettorale realizzato da Tecnè per Porta a Porta, indicando tra parentesi la variazione di percentuale rispetto alla precedente rilevazione.
Movimento 5 Stelle 32% (+0,5%)
Partito Democratico 27% (+2%)
Forza Italia 12,5% (-0,5%)
Lega Nord 12% (-0,5%)
Fratelli d’Italia 4,5% (-0,5%)
Movimento Democratici e Progressisti 3,5% (-1%)
Alternativa Popolare 2,5% (/)
Sinistra Italiana 2% (+1%)
Campo Progressista 0,5% (-1%)
Altri 3% (/)
Nonostante l’ottimo risultato del Movimento 5 Stelle, al momento comunque non sarebbe possibile formare alcuna maggioranza di governo. Ecco perché la prossima legge elettorale può risultare decisiva per le speranze dei pentastellati di guidare il paese.
Il Movimento 5 Stelle può vincere?
Sopra il cielo di Bruxelles da tempo aleggia lo spettro dei partiti populisti, così chiamati dagli europeisti più convinti. Dopo la Brexit, c’era il timore che anche Olanda, Francia e Germania potessero seguire gli inglesi.
Wilders e la Le Pen però non sono riusciti a imporsi, mentre nelle elezioni in Germania il partito anti Bruxelles Afd viene dato dai sondaggi in forte calo, tanto da non rappresentare più una minaccia per la Merkel.
In Italia però le cose potrebbero andare diversamente. Il Movimento 5 Stelle è stato bravo negli ultimi tempi a darsi una veste anche di credibilità politica, cercando di non cadere nei tranelli di correre dietro a posizioni troppo estremiste su alcuni temi che rappresentano un po’ il limite della Le Pen e di Salvini.
La Lega Nord senza i voti di Forza Italia non potrebbe mai ambire a vincere le elezioni, il Movimento 5 Stelle invece può riuscirci perché più trasversale e meno ingessato su temi molto delicati come l’immigrazione e l’Europa.
Ecco perché i pentastellati possono continuare a crescere, anche se dopo la vittoria di Renzi alle primarie il Partito Democratico nelle ultime settimane viene dato da tutti i sondaggi in grande crescita.
Se nella prossima legge elettorale la soglia del premio di maggioranza venisse abbassata al 35% come da molti paventato, ecco che allora per il Movimento 5 Stelle la vittoria non sarebbe più un miraggio.
Quello che si verrebbe a creare sarebbe un probabile testa a testa con il Partito Democratico, con il centrodestra che al momento non sembrerebbe essere in grado di poter crescere ulteriormente.
Se comunque i 5 Stelle dovessero risultare i più votati alle prossime elezioni senza però raggiungere il premio di maggioranza, potrebbero ugualmente provare a formare un governo con l’appoggio esterno di altre forze politiche, magari la Lega Nord e Fratelli d’Italia.
La definizione ormai imminente della nuova legge elettorale sarà il passaggio decisivo per poter pesare le ambizioni dei 5 Stelle. Quando si verranno a conoscere le regole del gioco quindi, si capirà meglio anche chi potranno essere i veri favoriti.
Questa urgente normativa sullo Jus Soli non è altro che una cittadinanza ad orologeria, pronta per le elezioni.
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