Renzi è spaventato dalla possibilità che le telefonate tra Mancino e Napolitano possano essere rese pubbliche. Ispezioni per evitare fughe di notizie
Telefonate di Napolitano che gli italiani non devono conoscere. E che il governo, per mano del ministro della Giustizia Leoluca Orlando, sta facendo di tutto per tenere nascoste. Il ministero, infatti, ha inviato ispettori a Palermo per far sì che le telefonate rimangano segrete. Ed evitare così fughe di notizie sull'ex Presidente della Repubblica.
Il libro di Ingroia su Napolitano
L'ex magistrato, Antonio Ingroia, infatti, annunciò tempo fa di scrivere un libro sull'inchiesta sulla trattativa Stato-Mafia. E disse di voler rendere pubbliche, trasformandole in romanzo, le intercettazioni che la Corte Costituzionale ha ordinato di distruggere. Ovvero le telefonate tra Napolitano e Nicola Mancino, allora ministro dell'Interno. Conversazioni in cui Napolitano avrebbe parlato "male" dei magistrati di Palermo. E questo mentre, da Presidente della Repubblica, era anche presidente del Consiglio superiorio della Magistratura.
L'intervento del governo Renzi
Dopo quella intervista rilasciata a Libero, Giovanni Melillo, capo di gabinetto di Orlando, "fece seguire una richiesta di accertamenti al capo dell' ispettorato Elisabetta Cesqui". Lei cercò di assicurarsi che non esistessero più copie di quelle intercettazioni. Ma l'ispettorato ha ordinato comunque, a marzo, nuovi controlli. "Se a distanza di 4 anni, dopo che mi sono dimesso dalla magistratura e dopo che Napolitano ha lasciato il Quirinale, si mobilita, a spese dell' erario, un' intera squadra di ispettori per verificare che nessuno sia in possesso di quelle telefonate è normale che i cittadini si domandino che cosa contenessero - ha detto Ingroia a Libero - Ecco il perché del libro che sarà un racconto a posteriori dell' Italia che ha rinunciato a fare i conti con alcune verità scomode: descriverà un Paese di ricatti e ricattatori, di sentenze politiche. La storia sarà ambientata in un futuro prossimo, tra la Sicilia, Roma e altri luoghi e narrerà le vite parallele di alcuni reduci della stagione dei grandi processi di mafia, politici e magistrati. Tra i protagonisti ci sarà chi avrà abbandonato l' Italia e chi avrà fatto carriera; a un certo punto le loro storie si incroceranno e avremo dialoghi e flashback. In cui si parlerà anche delle intercettazioni di Napolitano e Mancino". E Ingroia sembra sapere il motivo per cui il governo si sia mosso con così tanta forza: "Il motivo è che quelle intercettazioni fanno paura".
Che la verità sia pubblica!
RispondiEliminaCaro (?) Napolitano, quell'ordine di distruggere le intercettazioni la dice lunga. Sono delle accuse più forti che se le avessimo ascoltate. Ora non credo necessario neanche più avere le prove.... grazie a quest'ordine di distruzione quello che sappiamo basta e avanza !!!!!!
C'è un problema di fondo in questo Paese; il Popolo Sovrano, non è più considerato sovrano dai politici, in barba alla Costituzione. Perchè se il Popolo fosse veramente sovrano, non ci dovrebbero essere segreti di stato di acuna natura, visto che il Sovrano non può essere lasciato allo scuro delle cose importanti della propria nazione. I politici dunque abusando del loro potere commettono un tradimento nei confronti del vero sovrano del nostro Paese: Il Popolo. Questi politici in verità dunque, con i segreti di Stato difendono il loro losco operato, e di conseguenza sono dei Traditori della Sovranità e della Patria.
RispondiEliminasono completamente in accordo Napolitano dovrebbe essere processato per alto tradimento.
Eliminatraditori della patria della costituzione e del popolo sovrano sto schifoso uomo il peggio presidente della storia della repubblica italiana
RispondiEliminaBisogna denunciare per alto tradimento tutti questi esseri di gran.....Signora ! e devono essere fucilati .
RispondiEliminaLeoluca Orlando non è ministro della Giustizia!
RispondiEliminaFortunatamente!