Il sistema sta esplodendo. Ne prende atto anche Massimo Cacciari, che sulla sconfitta di Hillary Clinton, intervistato dal Fatto Quotidiano,commenta: "È in atto un movimento contro le tradizionali forme di rappresentanza, non solo di sinistra o centrosinistra. Lo stesso Trump ha vinto nonostante il Partito Repubblicano. Una riflessione analoga si può fare per la Brexit".
Poi dagli Stati Uniti si passa all'Europa. Si discetta di populismo, e quando gli si fa notare che ora tocca all'Europa, Cacciari risponde: "Ma è necessario fare una premessa: l'Europa non sono gli Stati Uniti". Cioè? "Dove c'è un impero la politica la fa l'impero". Non Trump, quindi, gli si fa notare: "Esatto - risponde Cacciari -. In fondo basta sentire le sue prime dichiarazioni concilianti". Dunque sull'Europa profetizza: "La storia è matematica, non sbaglia mai. E in assenza di politiche efficienti e credibili, non banali promesse, ci sono tre tappe nel nostro continente. La prima è euqlle del malcontento o della secessio plebis, di cui ho già parlato".
Dunque la seconda, inquietante, fase: "Sparare contro i Palazzi, infine l'affermazione di una destra cattiva anti-immigrazione. Penso a Le Pen, Farage, Orban, Salvini e Meloni". Grillo no? Ed eccoci alla presa di posizione più sorprendente: "No, Grillo non fa parte di questa destra cattiva. Ho scritto un articolo su chi saranno i Trump d'Europa e concludo proprio così: in Italia non restaranno che i Cinquestelle". Grillo dunque come un argine contro la destra peggiore: Cacciari si è convertito?
FONTE: http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/12013484/massimo-cacciari-beppe-grillo-donald-trump-populismo.html
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