Anche Paolo Savona torna a cannoneggiare contro l’Europa. Nel dettaglio, il ministro agli Affari Europei risponde al Fondo Monetario Internazionale, che ha tagliato le stime di crescita del nostro Pil allo 0,6 per cento. “Queste stime sono basate su strumenti palesatisi obsoleti”, ha attaccato Savona in audizione davanti alla Commissione politiche Ue della Camera, dove al centro dell’attenzione c’era la vicenda Carige. “Un atteggiamento passivo nei confronti di un andamento recessivo dell’economia reale a livello europeo si trasmette inevitabilmente ai rischi bancari, accrescendo la problematicità del recupero dei crediti”, ha aggiunto Savona.
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