Mai la gente è stata così vicina a un governo in carica!
Tutti i tentativi dei grandi strateghi dei ‘grandi giornali’ italiani in combinata coordinata (ma alternata, giusto per non darla troppo nell’occhio) con gli amatissimi politici del PD e quelli (una volta odiati… vi ricordate quando facevano il girotondo attorno a Montecitorio?) di FI riescono a produrre semplicemente l’effetto opposto di quello desiderato.
Non solo, ma più insistono in una linea editoriale e politica rancorosa che non ha nulla di razionale, più si fa robusta l’intesa tra i due partner del governo, e ancor più cresce il consenso popolare.
E così, sia per i meriti conquistati sul campo, sia per questa scelta pervicace dei nemici del M5S e della Lega di accecamento della ragione che produce solo odio e rabbia incontrollati, il Governo Conte, il governo populista per definizione, diventa sempre più governo del popolo e – ahi quanto fa male – GOVERNO POPOLARE!
Senza rendersene conto, sono loro – direttori, firme ‘di prestigio’ e politici PD e FI – che stanno creando una linea di demarcazione tra le élite (come credono di essere, ma non sono: di esse hanno solo la puzza nel naso, ma non l’intelligenza) e il popolo, che li porta a isolarsi nel loro fortilizio, ormai prossimo a cadergli sopra.
Questa netta linea di separazione autodistruttiva, nasce nella supponenza di avere il monopolio dell’informazione, come era una volta.
I loro occhi, gli occhi della cosiddetta classe dirigente politica, finanziaria, burocratica, mediatica, sono chiusi all’esterno del loro mondo e aperti al di dentro, dove si parlano, si danno ragione a vicenda, si sfogano, si caricano ancor più di rabbia iraconda, ma il mondo della gente comune non lo vedono.
Non lo dico metaforicamente, ma davvero non lo vedono fisicamente.
Quando mai quindi hanno parlato, ascoltando veramente e non imponendo il proprio punto di vista, con la gente comune che ogni giorno deve sopportare la fatica del vivere con ristrettezze di ogni genere, con la tristezza presente nelle loro case, con le terribili discussioni nelle loro famiglie per rinfacciarsi l’uno con l’altro la responsabilità della loro tristissima situazione?
E quando mai sono andati nelle baraccopoli dei migranti, che loro hanno voluto far arrivare in Italia non per amore – si vergognano persino di pronunciarla quella parola – ma per obbiettivi ideologici mondialistici e politici dettati da gente come George Soros e altri vampiri finanziari come lui?
Al massimo hanno inviato un giornalista principiante a 800 euro al mese (già fortunato, ci sono anche quelli che vengono pagati a numero di parole) a fare un reportage scritto o video in questi giorni di bailamme antigovernativo con la scusa dei migranti.
E quando mai sono andati a parlare con i ragazzi laureati ma disoccupati per rendersi conto del loro punto di vista?
Al massimo li utilizzano – anch’essi tra i più fortunati – a fare il lavoro ‘operativo’ nelle redazioni a , facciamo, 1000 euro al mese.
E potrei continuare all’infinito parlando dei pensionati a 600 euro al mese, dei quarantenni, cinquantenni che avendo perso il lavoro non riescono a trovarne un altro, e così via citando le tantissime situazioni di disaggio sociale della nostra Italia.
Insisto: quando mai hanno sentito il desiderio vero di parlare con una sola di queste persone in difficoltà?
Di queste persone parlano solo in maniera strumentale, ma non certo per fare qualcosa per aiutarli a superare la situazione pesante in cui si trovano.
Al massimo li potrebbero considerare come utili idioti.
Si son fatti l’idea che le persone che si trovano in tali situazioni non capiscono nulla, tanto che votano per i populisti di 5Stelle.
Ma sì! Il suffragio universale potrebbe anche essere abolito, sarebbe un bene che votasse solo la ‘gente per bene’ istruita, danarosa, ecc.
Questa è la gente ‘de sinistra’.
Non abbiate dubbi: Gramsci e Berlinguer si girano e si rigirano nei loro cantucci, disperati, pensando a che fine hanno fatto fare a quella definizione: ai loro tempi sinistra stava per popolo, infatti si definivano popolo di sinistra per contrapporlo a quello di destra e poi democristiano. Fortuna che è desueta, ma se per pura ipotesi esistesse ancora e avesse una ragion d’essere una tale definizione, non potrebbe essere che in totale e scandalosa contraddizione con il loro reale modo di pensare e ancor più di comportarsi!
Quanto è più appropriata dunque l’espressione che loro, volendola demonizzare, hanno reso di uso comune: politica popolare, la chiamino pure populista, del popolo.
Oggi il vero bipolarismo è questo: politica popolare, populista, da una parte e dall’altra politica delle élite.
Loro stessi hanno distrutto il senso di sinistra contrapposta a destra, posto che entrambe hanno fatto la stessa politica a vantaggio delle élite affamando letteralmente il popolo e distruggendo la classe media.
Signori: godetevi il frutto delle vostre azioni!
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