Il suo obiettivo era arrivare a ricoprire il ruolo di presidente del Tribunale di Cremona corrompendo un componente laico del Csm ma qualcosa è andato storto. In realtà, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, già da fine giugno era in corso un’accusa di corruzione nei confronti di Tito Ettore Preioni, giudice di Lodi. Le accuse ancora sono tutte da dimostrare ma intanto i pm nella mattinata di oggi, venerdì 7 settembre, hanno fatto dei passi in avanti. Infatti, dei carabinieri in borghese sono entrati nel Tribunale di Lodi per perquisire l’ufficio di Preioni portando via con sé il suo computer. Insieme a lui, ci sarebbero altri due complici: Giuseppe Berani, presidente di sezione penale di Cremona, e Virgilio Sallorenzo, avvocato piacentino. Il primo, come accaduto per il giudice di Lodi, ha subito la perquisizione dell’ufficio mentre il secondo è entrato nell’accusa perché sarebbe stato lui a setacciare utili incontri a Roma ai due giudici e a pagare le spese nella capitale. I voti, però, da parte di Paola Balducci, componente laico del Csm non sono arrivati e la nomina è andata al magistrato Anna di Martino.
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