“Il Jobs Act va rivisto”.
Lo ha detto il nuovo ministro dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio.
Il leader 5 Stelle ha detto ai propri fan sul social network che intende rivedere la riforma del diritto del lavoro del governo Renzi perché “c’è troppa precarietà” e “la gente non ha certezza neanche più per prenotarsi le vacanze”, non solo per sposarsi”.
“Se dobbiamo dare più forza all’economia – ha aggiunto – la dobbiamo ridurre”.
Di Maio ha annunciato che tra le sue priorità c’è il rilancio dei Centri per l’impiego:
“Metterò assieme gli assessori al Lavoro di tutte le Regioni italiane e cominceremo a lavorare per migliorare questi centri che hanno bisogno di più personale, di più risorse e di una filosofia diversa dove c’è lo Stato che mi consiglia su come formarsi in attesa che arrivi una proposta di lavoro,” ha fatto sapere.
Quanto alla legge Fornero, il capo politico pentastellato ha spiegato che sarà applicata la quota 100 per superare l’odiata riforma. Si tratta della la possibilità di andare in pensione una volta che la somma tra età minima e anzianità contributiva risulta pari a 100.
Di Maio ha anche anticipato alcune iniziative che saranno promosse:
“il via lo spesometro, il redditometro, le spese di settore. Poi dobbiamo portare avanti delle politiche industriali, con investimenti nell’auto elettrica”.
E ha commentato anche la “nuova frontiera” dell’industria automobilistica italiana, indicata ieri dall’Ad di Fca Sergio Marchionne: “un cambio di strategia che accolgo senza ironia e senza polemiche: vorrà dire che potremo collaborare sugli investimenti per arrivare al milione di auto elettriche”, ha affermato.
Il neo ministro ha voluto anche ricordare ai propri sostenitori di essere al Mise “per fare i fatti, insieme a una squadra di governo che non ha indagati e condannati, un unicum dal 1994”.
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