Marco Travaglio crede che sia il momento di dare una chance al Movimento 5 Stelle. Risponde "probabilmente no" al Corriere della Sera che gli domanda se li ritenga pronti per governare, ma sottolinea che "vanno messi alla prova", anche perché "se quelli che li avversano fossero stati così competenti, i 5 Stelle non sarebbero mai nati".
Non sono mancati problemi, ad esempio nella composizione delle liste, ma non sui rimborsi, perché secondo Travaglio sono "stupefacenti i tanti che li hanno fatti piuttosto che i pochi furbi". Sulle liste però c'è stata "improvvisazione".
"Quanto ti apri alla società civile ti esponi al rischio che ti possano fregare. Certi casi fanno ridere, altri sono seri, come quello del presidente del Potenza Calcio. Che puoi fare? Se lo scopri, lo cacci: è questo che fa la differenza con gli altri. [...] Avrebbero dovuto preparare le liste molto prima. Farle all'ultimo minuto è stata improvvisazione".
Capitolo centrodestra. Berlusconi ha accusato il Fatto Quotidiano di mentire sui suoi rapporti con la mafia. Travaglio conferma tutto.
"Lo scrive la Cassazione nella sentenza Dell'Utri. Berlusconi viene citato 137 volte. Si racconta di come abbia pagato stabilmente, per 20 anni, Cosa Nostra. Una sentenza agghiacciante" [...] "Il suo merito è la capacità mimetica. Se ne va nel 2011 con l'immagine dell'impresentabile. Ritorna nel 2018 come un nonno rassicurante e animalista. Una parte degli italiani è credulona".
Capitolo centrosinistra, i "complici" di Berlusconi, spiega Travaglio.
"Lo sdoganamento da parte della sinistra è abbastanza ripugnante. Sono state sempre complici. Il dubbio è se lo abbiano fatto gratis o siano stati pagati. L'unico non colluso è stato Prodi"
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