Matteo Renzi, a Otto e Mezzo ha attaccato Travaglio e Il Fatto Quotidiano per aver riportato l’inchiesta Consip e ha definito il giornale di Travaglio “Falso Quotidiano”. Un’affermazione che gli costerà cara, visto che il giornalista ha annunciato che sporgerà querela contro Renzi.
Lo ha fatto sapere il direttore del Fatto nel suo editoriale di oggi:
“Con grave sprezzo del ridicolo, il signor Matteo Renzi a Otto e mezzo tenta di spostare l’attenzione dalle indagini, che coinvolgono suo padre e vari suoi amici, sul Fatto Quotidiano, che ha l`unico torto di raccontarle. Con grave sprezzo della verità, il signor Renzi sostiene che mi sarei sottratto a un’udienza di conciliazione nella causa civile intentata da suo padre al Fatto Quotidiano e al sottoscritto per alcuni articoli che riferivano spiacevoli (per lui) verità: si trattava invece di un`udienza di comparizione delle parti, che richiedeva esclusivamente la presenza degli avvocati. Con grave sprezzo del diritto, infine, il signor Renzi dimostra una scarsissima conoscenza della giurisprudenza (in cui peraltro risulterebbe laureato), asserendo che io sarei ‘scappato’ dal tribunale di Firenze. Si informi presso i suoi avvocati o si trovi qualcuno che capisca di leggi e scoprirà che nelle cause civili non è prevista la presenza dei denunciati, ma solo dei loro avvocati, trattandosi di processi che si celebrano in camera di consiglio sulla base di atti scritti.
Ho una lunga esperienza di cause civili intentatemi da personaggi ben più preoccupanti di lui e del suo babbo, per esempio dal suo co-riformatore costituzionale Silvio berlusconi, che a suo tempo ci provò più volte e uscì regolarmente sconfitto. Non ho avuto paura dei Berlusconi, dei Dell’Utri, dei Previti, figurarsi se mi spaventano le minacce di questo bulletto e della sua famigliola. Quando sarà denunciato da me e dal Fatto quotidiano, da lui diffamato ieri come ‘Falso quotidiano’, non mi meraviglierò della sua assenza dal tribunale né lo accuserò di ‘scappare’: preferirò credere che abbia finalmente deciso di mantenere la leggendaria promessa di ritirarsi a vita privata in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Sconfitta che, casomai gli fosse sfuggita, si è verificata il 4 dicembre scorso”.
Travaglio nell’articolo è tornato anche sulla vicenda delle intercettazioni falsificate, sostenendo che per il carabiniere indagato viene già giudicato colpevole, il garantismo di cui vanno fieri i renziani per lui non vale:
“L’ipotesi che, dopo mesi trascorsi a esaminare montagne di indizi e conversazioni, l’ufficiale abbia confuso Bocchino e Romeo in una riga dell’informativa (ma non nella trascrizione letterale né, ovviamente, nella relativa bobina) per un errore umano, è scartata a priori. Come è escluso in partenza che, se ha citato i pedinamenti dei servizi segreti senza avvertire i pm che uno dei possibili pedinatori era in realtà un innocuo passante è perché altri due personaggi non sono stati ancora identificati, e perché tutti i protagonisti dello scandalo conoscevano in tempo reale o addirittura in anticipo le sue mosse”, scrive Travaglio, che si chiede: “Che interesse avrebbe un carabiniere a mettersi nei guai inventando false prove contro il suo comandante generale, il braccio destro e il padre del premier? E perché, se ha volutamente attribuito una frase alla persona sbagliata nell’informativa, non ha fatto altrettanto nella trascrizione della conversazione, aiutando la Procura a incastrarlo invece di mettere al sicuro il depistaggio?”.
Fonte: https://www.silenziefalsita.it/2017/04/13/travaglio-querela-renzi/
Renzi, l'infallibile cartaro delle tre carte non smente mai.
RispondiEliminaSpero veramente che Travaglio e il dai Fatto Quotidiano querelino il bomba e gli diano una sonora lezione, dato che non gli è bastata quella del referendum!!! Ma ce la faremo a levarci dai coglioni quell' arrogante bullo da quattro soldi??!!
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