A 5 giorni dal voto un altro ricorso
pende sul referendum costituzionale. E questa volta è davanti alla Consulta, costretta a riunirsi d’urgenza per discutere un’istanza del Codacons. La questione sollevata è sempre la stessa: il quesito referendario, secondo i legali dell’associazione dei consumatori, non permette un voto dell’elettore davvero libero. Una tesi già avanzata dal Codacons, dal M5s e da Sinistra Italiana davanti al Tar del Lazio e alla Corte di Cassazione, ma anche dall’ex presidente della stessa Corte, Valerio Onida, al tribunale civile di Milano. In tutti i casi il ricorso è stato respinto. In particolare in Cassazione l’istanza del Codacons era stata dichiarata inammissibile per mancanza di requisiti della stessa associazione. Secondo i giudici della Suprema Corte, insomma, il Codacons non può essere parte in procedimento di questo tipo perché a suo tempo non è stato tra i soggetti che hanno presentato richiesta di referendum.
Ora, partendo da qui, il Codacons chiede di sollevare un conflitto d’attribuzione di fronte alla Consulta tra l’Ufficio centrale per il referendum in Cassazione e i cittadini elettori rappresentati dal Codacons. Il primo passo dei giudici della Consulta sarà proprio verificare in via urgente se il conflitto è ammissibile. La Corte costituzionale, quindi, ha programmato una camera di consiglio straordinaria fissata alle 15,30. La decisione di convocare la riunione è stata assunta nel fine settimana. Solo in questo caso la Corte potrà ritenere ammissibile il conflitto stesso e passerà all’esame di merito. In caso contrario lo dichiarerà inammissibile e l’istanza sarà chiusa.
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/28/referendum-la-corte-costituzionale-si-riunisce-durgenza-per-un-ricorso-del-codacons-sul-quesito/3222190/
sarebbe come fermare un attacco di una divisione corazzata sul campo di battaglia, all'ultimo secondo prima dell'impatto, chiedendo ad un vigile urbano di alzare la paletta...ah ah ah 😆 stamo a veddè che combinano stavolta sti coatti...
RispondiEliminaQuesti al potere ufficiale ed occulto, secondo me, sono peggio dell'antico imperatore Nerone, sono capacissimi di dare fuoco a Roma pur di non perdere la poltrona e i privilegi.
RispondiEliminaIo invece, penso a Renzi. Se vincesse, o non si facesse il referendum, come pensa di pagare tutte le mancette che ha promesso? Prepariamoci ad un 2017 di " diminuzione " delle tasse.
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