Zero crescita e tasse record Così Renzi affonda il Paese
Il Pil è fermo, aumentano inflazione, debito e scendono le esportazioni: la ricetta del governo ha generato solo disastri
Quattro batoste sul governo e su Renzi in sole 24 ore. La prima è arrivata ieri con i dati sull'infalzione che ha registrato un aumento dello 0,2 su base mensile.
E come se non bastasse sono arrivati anche i dati sulle esportazioni. A giugno le esportazioni registrano un lieve calo congiunturale (-0,4%) mentre le importazioni (0,0%) risultano stazionarie. Poi i dati sul Pil che segnalano di fatto una crescita pari a zero. Nel secondo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo (Pil) è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 0,7% nei confronti del secondo trimestre del 2015. Senza dimenticare gli ultimi dati di Bankitalia: a giugno il debito delle amministrazioni pubbliche italiane si è attestato a 2.248,8 miliardi, in aumento di 7 miliardi rispetto al mese precedente. Tutti dati che fanno capire quanto sia errata la rcetta economica adottata dal governo.
"Pioggia di brutte notizie per Renzi. Bankitalia e Istat suonano il de profundis al governo. Innanzitutto sul debito pubblico: nuovo record a giugno, con 2.248,8 miliardi, a smentire il ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan, che continua a ripetere, non si sa su quali basi, che diminuisce. Ma negare l'evidenza è una pratica consolidata di questo esecutivo. Lo ha fatto, da quando è in carica, anche sulla crescita, propagandando una ripresa che non c'è", afferma il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta. Sulla stessa posizione anche il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Italia, crescita ferma e debito pubblico record a 2.248 miliardi. Monti, Letta e Renzi, stesse promesse e stessi fallimenti", afferma su Twitter.
Ancora più dura la posizione della senatrice Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia a Palazzo Madama: "Più tasse, più debito, zero crescita. È questo il mesto epilogo di un governo che voleva essere rivoluzionario ma si è perso nelle paludi del tirare a campare per non tirare le cuoia. Sulla pelle del paese reale, che soffre di mancanza di crescita. L'Italia non riparte e l'Istat certifica l'ennesimo fallimento del governo, con un Pil invariato tra il secondo ed il primo trimestre del 2016 e una crescita acquisita nell'anno pari ad un misero 0,6%. La distanza tra i cittadini e la narrazione renziana è siderale; la prossima legge di Stabilità -date le premesse e l'andamento tendenziale- sarà la negazione delle tante promesse fatte e mai mantenute da questo governo". "Gli unici valori - aggiunge - che crescono sono quelli resi noti da Bankitalia: + 5,5 per cento di entrate tributarie e + 7 miliardi di euro in un mese di debito pubblico, che ha raggiunto i 2.248,8 miliardi. Record negativo assoluto. Grazie all'ineffabile premier, più tasse e meno crescita per tutti". Infine Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia afferma: "Nuova frenata per l'economia italiana. Nel secondo trimestre Pil invariato. L'Italia di Renzi non cresce, è ferma e non ha prospettiva. Le cifre mirabolanti del cantastorie fiorentino sono state ancora una volta smentite. Sommersi di tasse, truffati nei risparmi, gli italiani non hanno soldi per gli acquisti e l'economia non gira. Uno sguardo ai risultati degli altri paesi europei traccia dell'Italia un quadro impietoso. Per risollevare la nostra economia l'unica ricetta è mandare a casa questo governo di incapaci". E nel governo cresce la preoccupazione, il viceministro Morando afferma: "E' certamente preoccupante la situazione che viene messa in evidenza dal dato che riguarda l'andamento dell'economia, in un contesto nel quale le nostre previsioni già in autunno erano state ridimensionate per tenere conto dei fattori di instabilità che si stavano determinando nell'economia globale, a cui oggi si è aggiunta in particolare la Brexit con tutte le conseguenze del caso". "Purtroppo - aggiunge - si tratta di un dato atteso, anche se si poteva sperare su un decimale in più, ma la sostanza è che siamo per quanto concerne la dimensione annuale decisamente sotto l'1% e speriamo che nei prossimi mesi, prima di terminare l'anno, le cose vadano meglio. Non c'è dubbio però che l'andamento dell'economia è fonte di preoccupazione e che la causa di questo andamento peggiore rispetto alle previsioni stia nell'incertezza globale che sta purtroppo aumentando".
Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/zero-crescita-e-tasse-record-cos-renzi-affonda-paese-1296216.html?utm_source=Facebook&utm_medium=Link&utm_content=Zero%2Bcrescita%2Be%2Btasse%2Brecord%2BCos%C3%AC%2BRenzi%2Baffonda%2Bil%2BPaese%2B-%2BIlGiornale.it&utm_campaign=Facebook%20Page
A Palermo viene definito minchione.non per l'attrezzo ma per le cretinate che spara a raffica.Mandiamolo a casa subito prima che rovini definitivamente il paese.
RispondiEliminacondivido livia ma sara' dura senza un bastone
EliminaDUE PERSONAGGI INUTILI,HANNO FINITO DI DISTRUGGERE L'ITALIA;RENZI E MATTARELLA !!!
RispondiEliminaDue pericolose nullità
EliminaMattarella è già nel museo delle cere, per non dire delle mummie.
EliminaMAGARI SI TOGLIEREBBE DAL CAZ..
RispondiEliminaTogliesse, non toglierebbe.
EliminaFUORI SUBITO PRIMA DEL DISASTRO
RispondiEliminaPurtroppo il disastro è già stato raggiunto, è quasi impossibile rimettere a posto le cose senza un cambiamento radicale alla struttura totale istituzionale, se quelli la e noi stessi cittadini ma soprattutto la classe dirigente italiana non si mette in testa che non siamo più nei tempi del boom ma che ci dobbiamo confrontare con i mercati globali e la stra grande maggioranza delle realtà economiche nel mondo e cioè potenze consolidate e potenze emergenti. Siamo fuori dal paese dei balocchi, adesso siamo nella realtà e vivere nel paese dei balocchi da 40 anni ad oggi ci ha portato alla rovina totale ergo disastro, perchè i dati reali riportati qui sopra sono il bollettino di guerra di una disfatta totale senza codizione di resa, un disastro totale insomma, non basteranno i prossimi 50 anni in un paese radicalmente cambiato in tutte le sue attuali mentalità e strutturali per riportare la crescita almeno al +10% considerando che purtroppo le cose la classe dirigente non vuole che assolutamente cambino, indi per cui non c'è speranza alcuna se non abbandonare la nave che affonda.
EliminaFirmato:
Un tuo carissimo connazionale rimasto disoccupato senza armotizzatori sociali e che ha trovato solo contratti a sfruttamento in cooperative agricole e per soli 5 mesi all' anno, emigrato all' età di 37 anni in Germania.
Amo l' Italia ma l'Italia odia profondamente i suoi figli!
Anche io dopo aver lavorato, e versato i contributi per 39 anni mi sono trovato senza ammortizzatori sociali, oggi bisognerebbe richiedere i danni. Ma vorrei precisare che la classe operaia non è mai stata nel Paese dei balocchi, coloro che ci vivono ci stanno sfruttando ancora, e con più vigore visto le paghe che danno alla povera gente euro 2,50 l'ora a nero, e poi si coprono le spalle dicendo che gli italiani certi lavori non li vogliono fare, e io vi rispondo dicendo menomale che esiste chi rifiuta la schiavitù.
EliminaIl disastro è già in atto da anni e risulta certificato dai dati Istat e Bankitalia. L'economia italiana è stata rasa al suolo dalle politiche scellerate adottate da Monti in poi,era il più grande paese manifatturiero in Europa ora non c'è più traccia di quell'industria. Se trascorreranno altri due anni nello stesso modo non ci saranno più le capacità e le competenze per poter ricostruire l'economia reale del paese.
RispondiEliminaGentile Giancarlo, guardi che l'Italia, dal 2000 al 2008 (prima della crisi) ha avuto la piu' bassa crescita del PIL a livello mondiale ad eccezione di Haiti e Zimbabwe. Nonostante molte imprese manifatturiere abbiano chiuso, l'Italia rimane il secondo paese europeo nel settore secondario. Temo che la radice del problema risalga a molto prima dell'attuale primo ministro
RispondiEliminaSEXTVM - Mi piace leggere i commenti dello "sconosciuto". Una fede intatta sui poteri taumaturgici del nuovo salvator patriae fiorentino... La verità semplice e impietosa ci viene dai numeri: il debito è aumentato con questo governo di centro-destra, più che dei suoi predecessori, le entrate non coprono gli sprechi, non ci sono stati tagli, escluso quelli ai pensionati, alla sanità e altri importanti servizi. Solo affaristi e capitalisti hanno guadagnato, sparito il ceto medio, aumentata la povertà e, checchè ne dica l'ex sindaco di Firenze, sono aumentate tasse e tariffe. Un fallimento completo. Ha ancora qualche seguace tra i pidioti, i centristi e parte della destra, ma per me è finito. Tra qualche anno, i suoi ammiratori di oggi diranno che era una marionetta messa li da oscure forze massoniche (e dal Nap). Ma l'Italia, nel frattempo, sarà sprofondata in un crisi profonda e noi con lei.
RispondiEliminaRingraziamo il parassita Napolitano per averci imposto questo coglione!
RispondiEliminaARRESTATELI
RispondiEliminarenzi,napoletano,mattarella,la figlia del banchiere mariuolo,boldrina che le piacciono i turchi e tutti il resto mandiamoli su un'isola sperduta e c'è li togliamo davanti al cazzo
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