L'attenzione dei media stranieri continua ad essere alta.Ecco la mia intervista a Focus dal titolo "La bella e la vergogna di Roma".
La capitale d’Italia è una palude di corruzione ed economia sommersa. Virginia Raggi si candida per salvare la metropoli.
Le sue possibilità sono buone, nei sondaggi è avanti, e potrebbe vincere a un eventuale ballottaggio.
La rabbia della cittadina Raggi è venuta fuori quando è nato suo figlio Matteo nel 2010.
Ha dovuto lottare con la carrozzina contro le difficili strade romane, finendo nelle buche e rimanendo incastrata nei marciapiedi occupati dalle macchine parcheggiate. Fu lì che la
giovane avvocatessa aderì ad un movimento di cittadini.
Quando tentò di spiegare ai burocrati comunali le difficoltà del suo quartiere, le chiesero soltanto “Quale politico La manda?” Virginia Raggi si indigna ancora oggi: “La situazione era questa ed è ancora così. Chi non è amico di un politico non viene ascoltato da
nessuno.”
Virginia Raggi, 37 anni, probabilmente verrà ascoltata da molti nella metropoli da quasi 3 milioni di abitanti. Alle elezioni del 5 giugno si candida come sindaco e sarebbe la prima donna a ricoprire questa carica.
E conquisterebbe il posto finora più importante per il suo movimento il movimento di protesta 5 Stelle del comico Beppe Grillo. Potrebbe mettere in moto una rivoluzione romana, riformare un’amministrazione mostruosa, e porre fine a decenni di economia sommersa. Promette di liberare Roma dalla vergogna, di rivoltare la città come un calzino, per suo figlio Matteo.
Le probabilità della Raggi sono buone: nei sondaggi è data al 27,5%, davanti agli avversari del centro sinistra (22,5%), e del centro destra (20%). E potrebbe anche vincere al ballottaggio. “La nostra Audrey Hepburn”, la chiamano i sostenitori. Raggi è minuta, è alta solo 1,60, ma nonostante questo si impone nei talkshow, con determinazione, eloquenza e competenza.
E’ cresciuta vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano, ed è figlia di un impiegato della Telecom e di una nutrizionista. Si definisce cattolica ed elogia l’enciclica di Papa Francesco sull’ambiente. Il marito Andrea lavora presso una radio. Per
tre anni l’avvocatessa esperta di diritto dei brevetti è stata consigliere di opposizione in Campidoglio.
In minigonna e stivali bassi, parte per il suo tour elettorale con la metropolitana, diretta verso il quartiere periferico della Borghesiana. Incontra commercianti, vittime della crisi. Il
proprietario di un bar si lamenta dei molti controlli fiscali. Per strada, le persone si lamentano degli asili nido che mancano, dell’immondizia che si accumula e delle scuole
con l’intonaco che cade a pezzi.
Raggi ascolta attentamente, annuisce molto e dice spesso “giusto”. Dice di volere sviluppare il trasporto pubblico, risanare le infrastrutture e riorganizzare la gestione dei rifiuti. “Come pensa di riuscirci?” chiede un signore.
“Elimineremo la corruzione”, risponde la candidata, “in modo che l’asfalto venga riparato da ditte serie, e non da ditte che usano materiale scadente perché pagano mazzette”.
Questa è la sfida.
La signora Raggi riceve una bella accoglienza alla Borghesiana. Una casalinga 63enne dice con voce entusiasta: “Lei ci ascolta. Il mio voto glielo do.”
Un ciclista di 33 anni dice “Lei è la nostra unica speranza. Destra e sinistra hanno mostrato la loro incapacità.” La trasparenza è la grande promessa di Virginia Raggi, che vuole rendere pubblici i bilanci della città su Internet. “Nonostante le tante richieste, non siamo nemmeno a conoscenza dell’esatto ammontare del debito di Roma. Sono 12 miliardi? 16 miliardi?”
In realtà Roma è ricca. La città ha un patrimonio di 28000 immobili. Ma per appartamenti e negozi l’amministrazione capitolina non riscuote affitti o chiude soltanto pochi Euro e molti cittadini abbienti appartengono alla schiera dei privilegiati.
La candidata proveniente dalla professione legale appare moderata, gentile e di buon senso. Dice “noi” e non “io”. E dà un’impressione molto diversa rispetto al leader del suo movimento, il chiassoso ed egoico Beppe Grillo.
Lui elogia la sua bella candidata e afferma che con lei si dimostra che il Movimento può prendersi la responsabilità di governare. “Se non vince Virginia Raggi, chi deve vincere?
La Beata Vergine Maria?”
mercoledì 20 aprile 2016
FANTASTCIO! Il noto quotidiano tedesco incorona Virginia Raggi. Ecco cosa scrivono di lei..
Ecco che riportiamo il post pubblicato direttamente da Virginia Raggi con la sua intervista al quotidiano tedesco.
E' LA PERSONA PIU' ADATTA PER RIPRENDERCI ROMA!
RispondiEliminaDeve governare la Raggi è comperente solare ed onesta solo lei può rimetere aposto Roma..e insieme al movimento L'Italia.
RispondiEliminadiamo per scontato che è tutto vero. Ma le lo sa perché ???
EliminaDeve governare la Raggi è comperente solare ed onesta solo lei può rimetere aposto Roma..e insieme al movimento L'Italia.
RispondiEliminaSono piena di entusiasmo, di speranza e di......paure: questa eroina di Roma nostra fragile apparentemente, ma di acciaio temprato dentro, potrà da sola affrontare mafia capitale sostenuta da caste, piccoli e grandi privilegiati e maschilisti di sempre? Cosa si inventerenno per infamarla e sottoporla al tagliateste talebano?
RispondiEliminaNon è sola, con lei siamo in tantissimi!!!
EliminaNon è sola, con lei siamo in tantissimi!!!
Eliminagrillina forza ce la farai renzo rossetti attivista pluripentastellato.
RispondiEliminaI tedeschi hanno sempre un grande rispetto per le persone oneste. In Germania esiste la meritocrazia.
RispondiEliminaProbabilmente vivi in Germania come me e non posso che darti assolutamente ragione, W il M5S e Grande Virginia Raggi
EliminaAuguro a Roma onesta, onesta, onesta,.se fossi romana voterei Raggi
RispondiEliminaSiamo sicuri che ha molte probabilità di vincer? C'è una parte di Roma che non avrebbe nessunissimo interesse a cambiare le cose.....
RispondiEliminaSiamo sicuri che ha molte probabilità di vincer? C'è una parte di Roma che non avrebbe nessunissimo interesse a cambiare le cose.....
RispondiEliminaForza Virginia! Vinci e cambia Roma!
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