Oggi muore il Made in Italy. Con i voti favorevoli di Alessia Mosca (Pd), Goffredo Bettini (Pd) e dei gruppi Ppe, S&D e Alde la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo ha approvato l'importazione senza dazi di una quota annua di 35.000 tonnellate di olio d'oliva dalla Tunisia. Questa ulteriore quota si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall'accordo di associazione UE-Tunisia e sarà in vigore per due anni.
Un aumento del 40% di importazione di olio distruggerà la produzione olivicola pugliese, siciliana e non solo. È uno schema suicida per l'economia del Sud Europa, così come dimostrato dai precedenti accordi con il Marocco, che hanno contribuito a distruggere la produzione di arance nel Sud Italia e causato indirettamente tensioni sociali, come quelle vissute a Rosarno.
Dietro l'invasione dell'olio tunisino ci sono precisi interessi economici in gioco: l'obiettivo è quello di affossare i piccoli e medi produttori del Sud Italia, mentre ai grandi viene data la possibilità di comprare a prezzo stracciato l'olio extraeuropeo per poi spacciarlo Made in Italy, come in passato già dimostrato dalle inchieste della magistratura.
L'agricoltura italiana, ancora una volta, viene usata come merce di scambio per la politica internazionale. La Mogherini, che ha ideato il piano, conosce le conseguenze economico-sociali di questa politica iper-liberista?
L'Europa sta già facendo molto per il popolo tunisino. Nel 2011 anni ha stanziato nel programma di macro assistenza finanziaria ben 800 milioni di euro. Nel 2015 sono stati erogati 100 milioni di euro, una prima tranche di un prestito complessivo di 300 milioni. Perché adesso questa ulteriore apertura? Alcuni sospetti nascono dagli interessi economici dell'attuale primo ministro tunisino. Habib Essid è, infatti, uno dei maggiori produttori di olio del Paese e dal 2004 al 2010 è stato persino direttore esecutivo del Consiglio oleicolo internazionale. Con questa importazione senza dazi si vuole aiutare il popolo tunisino o gli affari dei suoi governanti?
Il MoVimento 5 Stelle si opporrà e difenderà con tutti i mezzi la produzione e l'eccellenza italiana, già a partire dalla prossima plenaria quando il testo verrà votato per l'approvazione definitiva. Il Pd può dire lo stesso?
Io come semplice cittadino, che cosa posso fare di fronte a tali operazioni, più che leggere le etichette sull'olio che compro non ho altri mezzi per combattere tali operazioni di mercato; e sempre nella speranza che le etichette siano veritiere del contenuto d'origine dell'olio italiano. Aiuto voglio sparire da qui.....
RispondiEliminaPoco da commentare, se questa gente non sparisce:è la fine.
RispondiEliminaMEZZI I NOSTRI MINISTRI NON SANNO FARE 2+ 2. CHI HA ROTTO LE SCATOLE X LE OLIVE SAPEVA BENISSIMO CIO' CHE FACEVA . IDEM PER GLI AGRUMI , NON TROVI PIU' LE ARANCE BUONE O I LIMONI CHE VALGANO QUALCOSA. mi scusi ministro .......visto che la paghiamo lautamente , che interesse ha a rovinarci ????????????????????????? lo dica francamente , qui sotto c'e' qualcosa di sporco .....che sia la beneamata Europa che ce lo mette in quel posto tutti i giorni ? o è lei che non è all'altezza del suo compito .......ma si dimetta .....................
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