martedì 28 marzo 2017
DI MAIO SCATENATO! GUARDATE COME HA DEMOLITO IL PD SVELANDO TUTTA LA VERITA'
È scontro tra Pd e M5s sulla proposta salva-contributi dei deputati, considerata dai grillini una trovata per consentire di chiudere la legislatura in anticipo senza far soffrire le tasche dei politici. Ma i dem negano di aver mai presentato na proposta alla Camera (valida solo per questa legislatura) per abolire del tutto i vitalizi ma contemporaneamente restituire i contributi previdenziali versati dai deputati anche nel caso di scioglimento anticipato della legislatura.
«Le congetture sulle pensioni dei parlamentari, che vedo circolare in questi giorni, sono fantasia. Il Pd non ne ha mai discusso in alcuna sede e nessuna modifica è stata né ipotizzata né pensata», ha detto oggi il capogruppo
Pd alla Camera Ettore Rosato, nega che i dem siano al lavoro per anticipare i contributi parlamentari in caso di fine anticipata della legislatura.
«Non ho mai firmato alcuna proposta di legge sui vitalizi dei parlamentari, né ho mai discusso dell'argomento durante riunioni dell'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati», ha affermato Marina Sereni, vice presidente di Montecitorio, stessa smentita anche dell'altro vice di Montecitorio del Pd Roberto Giachetti.
Il fatto è che, oggi, per ottenere la restituzione dei contributi bisogna aver maturato almeno 4 anni, 6 mesi e 1 giorno di attività da deputato. Se la legislatura si chiudesse anzitempo, moltissimi resterebbero senza copertura previdenziale. Con questa norma, invece, tutti salvi, anche gli ultimi arrivati, e liberi di dire sì allo stop anticipato delle Camere. «È una norma porcata», hanno attaccato ieri i 5 stelle dal blog di Grillo che parlano di «movente politico» e di «un'ennesima manovra di palazzo». E ancora la definiscono la prima «norma porcata del 2017, un vero e proprio colpo di coda della Casta Renziana». «Il tema - proseguono - è quello scottante dei vitalizi: con la scusa della sua definitiva abolizione dal 2018 la maggioranza a guida Pd garantirà agli attuali deputati e senatori una buonuscita intorno ai 50 mila euro a testa, consistente nei contributi versati dal 2013 ad oggi».
Dal Partito democratico ha risposto Emanuela Fiano, deputato e membro della segreteria, che ha accusato i grilini di sollevare «polemiche senza fondamento» e negato che ci sia la volontà di reintrodurre i vitalizi. «L'invenzione della realtà è il loro marchio d'azienda» incalza e aggiunge: «Siamo di nuovo al Truman Show». Secondo Fiano si tratta di un tentativo disperato «di nascondere la loro totale incapacità nell'amministrare una città come Roma e l'evidente imbarazzo provocato al loro interno dalle sparate di Grillo. Lascino perdere, - chiosa - non è inventando
cose che riusciranno a cambiare la realtà».
Scrivono ancora i grillini nel post: «Renzi vuole andare ad elezioni il prima possibile con una legge anti-M5S nel vano tentativo di evitare i referendum contro il Jobs Act e cercare di capitalizzare il fango gettato in queste settimane contro la giunta Raggi. Il segretario del Pd sa, però, che la maggioranza dei parlamentati non ha alcuna intenzione di staccare la spina prima del 15 settembre 2017, data in cui maturerà il diritto al vitalizio essendo passati 4 anni, 6 mesi e 1 giorno dall'inizio della legislatura. Con la ricca buonuscita Renzi spera quindi di placare gli appetiti di partito e di terminare la breve esperienza del burattino Gentiloni».
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Sono tutte bolle d'aria, che non portano risultati.Io credo a un programma di governo che sia fatto da criteri fondati su esperienza di lavoro e risultati ottenuti e non credo che Di Maio ne abbia da vendere, visto che non ha neanche finito gli studi universitari pur avendone le possibilità.
RispondiEliminaIl punto non è se Di Maio ha esperienza e risultati da vendere anche se io credo di si. Il punto è un altro il movimento ha un programma che è enorme un programma di cambiamento voluto dai cittadini per i cittadini e Di Maio come gli altri sono solo legali rappresentanti di questo programma, e rispondono direttamente ai cittadini del loro operati. È questa l'enorme differenza che li contraddistingue.
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