La rivolta dei deputati "precari": legge elettorale bocciata per 80mila euro
Più che per ragioni politiche il Tedeschellum è stato bocciato per una banalissima questione di soldi. Bocciato dagli onorevoli "precari" (del Movimento 5 stelle e del Pd) che non volevano perdere la loro poltrona causa voto anticipato a settembre.
A temere per le loro tasche soprattutto i pentastellati che fatti due conti, riporta il Giornale, non possono che essere contenti di sedere ancora un po' in Parlamento. Lo stipendio di un parlamentare, sommando indennità, diaria e rimborsi vari, si aggira sui 13mila euro netti al mese. Ergo, se si arriva a fine legislatura (febbraio 2018), prenderanno altri sei stipendi, non poco: sono 80mila euro netti, anche qualcosa di più considerato l'assegno di fine mandato che aumenterà anch'esso.
Eppoi, diciamolo, per chi si è trovato in Parlamento quasi per caso, grazie a poche manciate di voti online è difficile lasciare la poltrona e i benefit dell'odiata casta...
fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/12409451/rivolta-deputati-precari-legge-elettorale-bocciata-per-80mila-euro---.html
Che idiozia!I pentastellati cedono metà del loro stipendio. Comunque, se anche fosse vera la stupidaggine di cui sopra, il risultato non potrebbe che favorire il fondo dedicato al microcredito.
RispondiEliminaLegga ttentamente. Stanno parlando degli EX M5S cacciati dal movimento.
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RispondiEliminaCHE STRANO QUESTO CONCETTO RIVOLTO AI 5STELLE,CHE ALLO STATO DELLE COSE SARANNO RIELETTI TUTTI E ANCHE MOLTI ALTRI ,VISTO I SONDAGGI,,,,MI SEMBRA CHE QUESTA OSSERVAZIONE SIA + APPROPRIATA AL PD CHE CERTAMENTE DIMEZZERANNO I LORO DEPUTATI,,,,E QUINDI AVRANNO MOLTI PRECARI ELIMINATI,,O NON ELETTI,,,,
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