venerdì 23 giugno 2017

"I vitalizi dei parlamentari ormai sono insostenibili". Panico tra i politici. Il siluro dell'Inps fa tremare la casta

Per gli ex parlamentari sono in pagamento 2.600 vitalizi per una spesa di 193 milioni nel 2016, circa 150 milioni superiore rispetto ai contributi versati.

Lo dice il presidente dell’Inps, Tito Boeri in una audizione alla Camera sui vitalizi. "Applicando - dice - le regole del sistema contributivo oggi in vigore per tutti gli altri lavoratori all’intera carriera contributiva dei parlamentari, la spesa per vitalizi si ridurrebbe del 40%, scendendo a 118 milioni, con un risparmio, dunque, di circa 76 milioni di euro l’anno (760 milioni nei prossimi 10 anni)". Boeri nell’audizione sottolinea come la spesa negli ultimi 40 anni sia stata "sempre più alta dei contributi. Normalmente un sistema a ripartizione (in cui i contributi pagano le pensioni in essere) - precisa - alimenta inizialmente forti surplus perchè ci sono molti più contribuenti che percettori di rendite vitalizie. Nel caso di deputati e senatori, invece, il disavanzo è stato cospicuo fin dal 1978, quando ancora i percettori di vitalizi erano poco più di 500, prova evidente di un sistema insostenibile".

"Essendo il numero dei contribuenti fisso - dice - questi andamenti erano più che prevedibili. Eppure si è ritenuto per molte legislature di non intervenire. Addirittura si sono resi questi trattamenti ancora più generosi, come testimoniato da una crescita, per lunghi periodi, più accentuata della spesa che del numero di percettori. I correttivi apportati più di recente alla normativa, pur avendo arrestato quella che sembrava una inarrestabile crescita della spesa - continua - non sono in grado di evitare forti disavanzi anche nei prossimi 10 anni". "Con le regole attuali - sottolinea Boeri - la spesa per vitalizi è destinata ad eccedere anche nel prossimo decennio di circa 150 milioni l’anno i contributi versati da deputati e senatori. Applicando le regole del sistema contributivo oggi in vigore per tutti gli altri lavoratori italiani all’intera carriera contributiva dei parlamentari, la spesa per vitalizi si ridurrebbe del 40%, scendendo a 118 milioni. Vi sono 117 ex-deputati e senatori con lunghe carriere contributive per i quali il ricalcolo potrebbe comportare un incremento del vitalizio. I risparmi derivanti dal ricalcolo contributivo salirebbero a circa 79 milioni se la correzione alla luce del ricalcolo contributivo avvenisse solo al ribasso, tenendo conto del fatto che per la stragrande maggioranza degli ex- parlamentari ha ricevuto un trattamento di favore rispetto agli altri contribuenti". "Supponendo poi che il rapporto fra vitalizi in essere e vitalizi ricalcolati sia lo stesso per i consiglieri regionali, il risparmio complessivo in caso di ricalcolo per l’insieme delle cariche elettive - avverte il presidente Inps - salirebbe a 148 milioni di euro circa per il solo 2016 (e circa un miliardo e 457 milioni sui primi 10 anni presi in considerazione dalle nostre simulazioni). Si tratta, dunque, di misure non solo simboliche, ma in grado di contribuire in modo significativo alla riduzione della spesa pubblica o al finanziamento di programmi sociali".

6 commenti:

  1. Una buona parte di italiani non votanti pretendono dal governo la restituzione del mal tolto con richieste di abbassare le tasse spropositate, ma la risposta è stata un forte declino sociale arricchendosi di privilegi permettendosi di governare accettando compromessi e rubando soldi pubblici annientando la vita dei già poveri....
    NON VI VOTERANNO MAI...
    PRIMA
    RIDUCETEVI I REDDITI.
    LEVATEVI TUTTI I PRIVILEGI.
    RIDUCETE DEL 50% LE TASSE SUL LAVORO.
    LEVATE LE ACCISE SUL CARBURANTE.
    QUESTO POTREBBE ESSERE DA PARTE DI UN GOVERNO LEALE E ONESTO L'ESEMPIO CHE SI ASPETTANO I NON VOTANTI.

    RispondiElimina
  2. Domandina semplice semplice: perché gli enti pensionistici che fino all'avvento dei professoroni funzionavano talmente bene da poter erogare pensioni col metodo retributivo, sono andati in malora? C'è un motivo a cui ancora nessuno ha pensato. Quale è?

    RispondiElimina
  3. Domandina semplice semplice: perché gli enti pensionistici che fino all'avvento dei professoroni funzionavano talmente bene da poter erogare pensioni col metodo retributivo, sono andati in malora? C'è un motivo a cui ancora nessuno ha pensato. Quale è?

    RispondiElimina
  4. Ma ssarebbe un provvedimento così di buon senso e così logico che solo in Italia non si può attuare. Ci sarà un perchè...indipendentemente dai colori, dalle fazioni, dai feudi, dalle caste, dai protettoratie dai potentati...no?

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.