lunedì 6 febbraio 2017

10MILA EURO AL MESE IN NERO, PIU’ VIAGGI E CASA ARREDATA: ARRESTATA SINDACA. ECCO COME FACEVA A FARE BUSINESS SULLA PELLE E LA SALUTE DEI CITTADINI

Maddaloni, arrestato il sindaco Rosa De Lucia. Intascava tangenti per il servizio rifiuti. Soldi anche per viaggi e arredare casa
Il sindaco Rosa De Lucia aveva un bancomat personale, fatto di carne e ossa. Nessuna tessera da inserire ma tanti soldi da ritirare: almeno 10mila euro al mese, più denaro per viaggi come quello ad Antibes e perfino contante per arredare casa. I soldi le venivano forniti dall’imprenditore Alberto di Nardi, l’uomo a cui la prima cittadina di Forza Italia garantiva il servizio di raccolta dei rifiuti.
Emerge anche questo dall’inchiesta della procura di Santa Maria Capia Vetere sul Comune di Maddaloni, in provincia di Caserta, dove sono state emesse cinque ordinanze di custodia cautelare (due in carcere e tre ai domiciliari). L’accusa è quella di tangenti intascate per affidare, ciclicamente, il servizio di raccolta rifiuti sempre alla stessa ditta.
Nel Comune alle porte di Caserta i carabinieri hanno arrestato anche l’assessore Cecilia D’Anna, il consigliere comunale Giuseppina Pascarella e appunto l’imprenditore. Sono tutti ritenuti responsabili a vario titolo di corruzione, tentata induzione indebita a dare e promettere qualcosa e peculato in concorso.
Al centro dell’inchiesta la figura della 36 enne Rosa De Lucia. Per la procura avveniva “una corruzione sistemica – ha spiegato il procuratore aggiunto Carlo Fucci – che ricorda la tangentopoli casertana del 1992. Di Nardi – scrive il Gip Sergio Enea – era un bancomat per la De Lucia”. Grazie ai soldi di Di Nardi il sindaco si era permesso un viaggio ad Antibes con l’amica assessore Cecilia D’Anna (anche lei arrestata), aveva arredato completamente casa e fatto tante altre spese.
Dopo la denuncia di una ditta concorrente sono però iniziati i pedinamenti e Di Nardi è stato fermato a un finto posto di blocco con in tasca 5000 euro. “Sono per le bollette” avrebbe detto, soldi che invece erano destinati al sindaco. In altre occasioni Di Nardi avrebbe anche sponsorizzato progetti della giunta e pagato circa 500 euro per iniziative contro il femminicidio.
L’azienda dell’imprenditore risulta, con 300 dipendenti sparsi in vari comuni, come una fra le maggiori del casertano. La Dhi (Di Nardi Holding) si occupa di servizi ecologici e gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani a Maddaloni, e nei comuni di Santa Maria Capua Vetere, San Nicola la Strada, Bellona, Pontelatone, Roccaromana, Teverola, Cesa e Vitulazio. Nata solo 5 anni fa, in pochi anni ha fatto incetta di appalti riuscendo ad ottenere continue proroghe e rinnovi contrattuali. La stessa De Lucia aveva ricevuto richiami formale dalla prefettura di Caserta che la invitava a lanciare una gara d’appalto per affidare il servizio di raccolta dei rifiuti ma questo non avveniva. Di Nardi infatti secondo la procura “pagava” per poter mantenere il servizio. Arrestato, ora all’imprenditore i carabinieri hanno sequestrato preventivamente un milione di euro.

9 commenti:

  1. Veramente indignata ma questi sono da ghigliottina.

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  2. Veramente indignata ma questi sono da ghigliottina.

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  3. Gentaglia di merda! Da rinchiudere a vita nei gulag in Siberia, al gelo e senza mangolare finché morte non le coglie!

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  4. Gentaglia di merda! Da rinchiudere a vita nei gulag in Siberia, al gelo e senza mangolare finché morte non le coglie!

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  5. il vero problema è che se non ci fosse stata la denuncia di un concorrente dell'imprenditore corruttore (e non conosciamo le ragioni della delazione...), di questa storia oggi non sapremmo nulla.

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  6. Bisogna spazzare via pd e pdl i compagni di merende solo questo sanno fare se ne devono andare nn li sopporto più .

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  7. si va be'.....pero' amettete che l'80x cento della corruzione e' al sud...e che cavolo! come fai fidarti di portarli in politica che poi nel DNA cercano sempre di rubare...anche al Nord ce' questa situazione a volte vedere(nome e cognome per capire)pero' e'incredibile!!!!

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    1. ma che cavolo dici? prima di proferir parola aziona quel neurone che ti ritrovi,documentati un pò e poi dai fiato alla bocca
      https://sites.google.com/site/lapazienzaefinita/la-lista-degli-indagati-condannati-in-parlamento

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  8. Non so se basta la procura, forse il popolo dovrebbe aspettarla fuori dalle aule di giustizia. Al punto che siamo tutto va rimesso in discussione anche questa grande democrazia che di democratico c'è solo il male affare da un lato e il malessere sociale dall'altro.
    Tutti coinvolti dalle pubbliche istituzioni ai politici fino all'ultimo usciere dell'ultimo ufficio pubblico.
    Cari governanti,date la sopravvivenza ai cinque milioni di italiani che in questo momento non possono neanche riscaldare le proprie case, prima o dopo andrà a finire male!

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